Coronavirus e immigrazione, fonti libiche: “Pronte 20mila partenze”, il ricatto degli scafisti all’italia
E mentre l’Italia deve fare i conti con nuovi positivi da coronavirus in arrivo sui barconi (l’ultimo caso è quello dei 28 migranti arrivati in Calabria ndr), i trafficanti sono pronti a concedere il via libera ad altri 20mila clandestini. “Al momento sono pronti a partire dalle coste libiche fra i 5mila e 7mila migranti, ma rappresentano solo la punta dell’iceberg”, fa sapere una fonte del Giornale a Tripoli. Si tratta di un vero e proprio allarme che può deflagrare come una bomba. Gli arrivi nel nostro paese sono infatti cresciuti esponenzialmente: agli 8194 registrati fino a ieri, domenica 12 luglio, vanno difatti sommati i 5775 intercettati dalla Guardia costiera libica da gennaio a fine giugno e portati a terra. Numeri che non hanno nulla a che vedere con l’anno precedente dove gli arrivi erano fermi al 3871.
Una volta riportati a terra i migranti vengono rifocillati dall’Iom, International organization for migration, e in gran parte lasciati andare finendo di nuovo nel meccanismo perverso dei trafficanti di uomini. “Le migliaia di migranti pronti all’imbarco si trovano soprattutto ad est di Tripoli a Garabulli e al Qoms e a da ovest fra Zawhia e Zwara”, spiega ancora la fonte al quotidiano di Alessandro Sallusti. E ancora: “Dopo le avanzate governative sono tornati soprattutto sulla costa da Tripoli fino in Tunisia i vecchi trafficanti di uomini e non mancano nuove leve che hanno annusato il business”. Per un’altra fonte, questa volta della Nato, “davanti alle coste della Tripolitania, spesso nelle acque territoriali libiche ci sono da 5 a 7 navi militari turche. Sarà un caso, ma non recuperano mai un solo migrante”.