I Cinquestelle in ginocchio. Tajani: «Vivono nel terrore di sparire e si sottomettono al Pd»
Antonio Tajani a tutto campo su governo, centrodestra e giustizia. «Il problema è se si riuscirà ad andare alle elezioni. I grillini temono di scomparire dal palcoscenico principale della politica. Accetteranno qualsiasi cosa da parte del Partito democratico. Sono stati prima al governo con la Lega ora con il Pd, per loro importa solo stare al governo». Lo ha affermato il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, ospite ad Agorà su Raitre. Qualche ora prima in un’intervista al Tempo ha anche spiegato la posizione di Berlusconi. Quando il Cav ha parlato della disponibilità ad entrare in un governo con una coalizione diversa «intendeva una maggioranza di centrodestra. Siamo sempre stati contrari al governissimo». E il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, «non creda in questo modo di dividere il centrodestra»lodando la responsabilità di Forza Italia.
Tajani e il tema della giustizia
Ad Agorà, si è poi soffermato sulla giustizia. «Dobbiamo affrontare la questione giustizia nel nostro Paese, ma non è questione di una persona. Vediamo che cosa è successo con la vicenda Palamara. C’è il tentativo di una fetta di magistrati di porre un limite al potere legislativo e esecutivo. Ecco perché chiediamo una riforma della giustizia con la separazione delle carriere.È una questione politica. Lo scontro tra Berlusconi e la magistratura è una questione politica. Dalla magistratura c’è stata una sorta di persecuzione contro Berlusconi. Ma quella sulla giustizia è una questione di tutti i cittadini italiani».
«Berlusconi vittima di un sistema perverso»
E poi ancora: «Lo stesso Capo dello Stato si è espresso affinché tutta la magistratura torni ad essere indipendente. Berlusconi come tanti altri cittadini è stato vittima di un sistema perverso». Tajani ha poi continuato: «Non c’è nessuna follia nel voler chiedere la nomina di Berlusconi a senatore a vita. Berlusconi è stato destituito dal Senato applicando in maniera retroattiva una legge. Una cosa che non accade in nessun Paese del mondo. La legge Severino ha portato Berlusconi fuori dal Senato con un applicazione retroattiva. Quindi è una questione di civiltà giuridica».