Luca Palamara a La7: “I processi a Berlusconi un tema da approfondire”. Sospetto legittimo: sapeva già tutto?
“Un tema da sviluppare”. Così Luca Palamara, lo scorso 22 giugno ospite di Omnibus, definiva con parole sibilline i processi a Silvio Berlusconi, lasciando intendere che gli intrecci tra magistratura, politica e carriere delle toghe potessero aver condizionato anche quelle condanne. Parole che oggi, alla luce dell’audio choc di Amedeo Franco, giudice relatore della Cassazione che condannò Berlusconi a 3 anni e 8 mesi di carcere per frode fiscale nel 2013 (“Una sentenza pilotata dall’alto, uno schifo”) assumono un significato più chiaro. Considerato che Palamara, da anni e per anni dominatore di Anm e Csm e rivelatosi dalle intercettazioni della Procura di Perugia come uno dei magistrati più potenti e influenti d’Italia, il sospetto che sapesse qualcosa in più è legittimo.