Banditi investono il carabiniere. Trauma cranico: il militare è grave
Un’auto in fuga. Il posto di blocco. Il carabiniere ricoverato d’urgenza in ospedale con un forte trauma cranico. Sono i primi particolari che emergono dall’ennesimo tributo delle forze dell’ordine impegnate nella lotta ai malviventi.
Siamo a Mordano, nell’Imolese. Intorno alle 4 del mattino i militari allestiscono un posto di blocco per intercettare una vettura con a bordo quattro uomini che, poco prima, hanno tentato una spaccata a Lugo nel Ravennate. Quando l’auto si avvicina al posto di blocco, riporta l’Adnkronos, due dei malviventi scappano a piedi mentre gli altri due restano a bordo. Dopo aver fatto finta di fermarsi all’alt, il guidatore riparte all’improvviso investendo un carabiniere. Si tratta di un militare di 48 anni, ora ricoverato all’ospedale Maggiore di Bologna in prognosi riservata, anche se non dovrebbe essere in pericolo di vita. Si parla di un forte trauma cranico e diverse contusioni subite.
Una Alfa Romeo 159, simile a quella usata dai malviventi, rubata venerdì a Imola, è stata poi incendiata in via Rivani a Bologna. I carabinieri ora danno la caccia ai quattro componenti della banda. I due rimasti a bordo della vettura sono accusati di tentato omicidio.
I commenti della politica
Immediato il commento di Matteo Salvini: “Mentre il governo è impegnato a smontare i Decreti sicurezza e a mandare a casa i carcerati, una banda di delinquenti tenta una spaccata e poi investe un carabiniere che ora è grave in ospedale. Solidarietà e riconoscenza all’Arma e a tutte le Forze dell’Ordine. La Lega è dalla loro parte. Il governo da che parte sta?”. Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, rivolge invece al carabiniere un “grande augurio di pronta guarigione”. “Il nostro pensiero di immensa gratitudine va a tutte le nostre Forze dell’Ordine – dice – sempre in prima linea per il contrasto alla criminalità, che quotidianamente mettono la propria vita al servizio del bene comune. Auspico che i malviventi siano presto individuati e consegnati alla giustizia. Di fronte a fatti di tale gravità uno Stato di diritto ha il dovere di garantire la certezza della pena”.
La solidarietà della polizia
“Esprimiamo massima solidarietà al collega e alla sua famiglia, nella speranza che possa rimettersi al più presto. E mentre pensiamo al terribile momento che dovrà superare, cresce la rabbia di constatare che, giorno dopo giorno, la brutalità e l’arroganza dei delinquenti mietono una vittima dietro l’altra fra il personale in divisa che, per tutta risposta, non solo non è tutelato a sufficienza, ma è addirittura troppo spesso denigrato, accusato, flagellato. Oggi, mentre aspettiamo che Amnesty commenti questa notizia con la stessa puntualità con cui ci accusa di usare violenza sui cittadini, ci chiediamo cosa sarebbe successo se il collega avesse tentato di difendersi magari mettendo mano all’arma?”. A dirlo è Valter Mazzetti, Segretario Generale della Federazione Fsp Polizia di Stato, dopo che a Mordano, in provincia di Bologna, un carabiniere, di 48 anni è stato travolto da ladri in fuga, ed è ora ricoverato in prognosi riservata. “La verità – conclude Mazzetti – è che in questo strano paese delinquenti, criminali e violenti sono più tutelati e garantiti degli appartenenti alle Forze dell’ordine, lasciati senza strumenti idonei, e senza tutele legali e operative sufficienti, nonché esposti agli effetti nefasti di una mentalità che li vuole bersagli buoni per tutte le occasioni e vittime sacrificali sull’altare della sicurezza pretesa ma non tollerata, né seriamente predisposta. In Italia quelli soffocati sotto un peso ormai insostenibile sono donne e uomini in divisa”.
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