Simpson, la Fox caccia le voci: “Via i doppiatori bianchi per i personaggi che non lo sono”
Roma, 27 giu – Avete mai visto un doppiatore? No? Provate a sognarlo allora, l’immagine che ne ricaverete sarà sufficiente a giudicarla potenzialmente discriminatoria nei confronti di attori neri o asiatici. Anche quando gli attori non sono in carne e ossa ma personaggi di cartoni animati. E’ quanto avrà pensato la Fox, produttrice della mitica serie dei Simpson, che in preda a una tarantolata sindrome politicamente corretta ha deciso di togliere di mezzo gli attori bianchi che doppiano personaggi di diverse origine etniche. Non si capisce bene se il provvedimento insindacabile valga anche a parti invertite, ovvero se verrà impedito a un eventuale attore nero (o asiatico) di doppiare un personaggio bianco. Resta un mistero anche e soprattutto per quanto riguarda la maggior parte dei protagonisti dei Simpson: chi cappero potrà doppiare Homer o Bart? Sono obiettivamente troppo “gialli”, servirebbe un marziano con la pelle ocra.
Caccia alle voci bianche
Sta di fatto che l’ultimo effetto generato dalla scia Black lives matter è questo: al bando i doppiatori bianchi. In particolare quel “maledetto” Hank Zakaria, già accusato di veicolare stereotipi razziali, a cui incautamente finora è stato concesso di doppiare il negoziante indiano Apu Nahasapeemapetilon. Ma un altro personaggio costretto a cambiare voce dalla Fox sarà il Dottor Hibbert, medico afroamericano ingiustamente doppiato da Harry Shearer. Quest’ultimo tra l’altro presta la sua voce a molti altri protagonisti dei Simpson, dunque al limite dovrà accontentarsi di doppiare qualcun altro. Ma un medico afroamericano, non scherziamo, lui proprio no.
Nessuno pensa ai bambini?
Quindi nel pieno della campagna antirazzista, tra una statua abbattuta e l’altra, c’è spazio pure per abbattere qualche “voce bianca”. A proposito, tanto per citare una celebre frase della serie americana, “perché nessuno pensa ai bambini”? Già, non vi sembra il caso di smetterla di definire “voci bianche” quelle dei bambini che non hanno ancora raggiunto l’età in cui avviene la muta vocale? Chi si è inventato questa definizione inequivocabilmente razzista? Da qualche parte avrà pure una statua a lui dedicata da togliere di mezzo no?
Eugenio Palazzini