Mondragone, incendiato un furgoncino. Ancora scontri tra residenti e immigrati nella zona rossa
Caserta, 26 giu – Non si placa la tensione a Mondragone, dove, nella zona rossa dei palazzi ex Cirio, è scoppiato un focolaio di coronavirus tra la comunità bulgara di etnia rom. Verso le 2 di questa notte i vigili del fuoco sono intervenuti per l’incendio di un furgoncino in viale Margherita, a ridosso dei palazzi off limits. Il mezzo dovrebbe essere di proprietà di un bulgaro. Dai primi accertamenti risulterebbe che la causa sia dolosa e che sia stata usata una bottiglia incendiaria.
Tensioni e scontri tra residenti e immigrati
La situazione è grave, ieri ci sono stati momenti di tensione con i residenti dopo che alcuni bulgari avevano violato la zona rossa in segno di protesta. Le forze dell’ordine sono riuscite a riportarli all’interno dell’area ma a quanto pare alcuni positivi al coronavirus sono riusciti a lasciare le palazzine facendo perdere le loro tracce. La popolazione locale sempre ieri per tutta risposta ha organizzato un presidio di protesta nei pressi dei varchi della zona rossa esprimendo forte preoccupazione per il rischio di una diffusione dei contagi. Poi dai palazzi gli immigrati hanno iniziano a lanciare sedie e altri oggetti dai balconi. I residenti della cittadina nel Casertano esprimono tutta la loro rabbia: “Fuori, fuori”, urla, e ancora “Via, via” contro gli stranieri affacciati. Il rischio vero, al di là del focolaio – allo stato attuale nei palazzi ex Cirio ci sarebbero circa 50 positivi – è quello dello scontro sociale tra i residenti e gli abitanti della zona rossa, insofferenti alle regole anti contagio.
De Luca: “Se arriviamo a 100 positivi chiudo la città”
“Se dovessimo avere 100 positivi dopo 3/4 mila tamponi di screening, sarà chiusa tutta Mondragone. Sono stato chiaro? Io sono abituato a parlare chiaro”, avverte il governatore campano Vincenzo De Luca. Ai microfoni del Tgr Campania, l’esponente del Pd spiega: “Abbiamo messo in quarantena tutte le palazzine. Ora devono stare tutti in casa, si devono rispettare le regole: per 15 giorni nessuno deve entrare o uscire da quei palazzi. Questa situazione di Mondragone esiste da anni e anni. Ma tra ministri dell’Interno, prefetti e sindaci, nessuno se ne è accorto. Io sono abituato a parlare chiaro e ho chiesto che partano controlli rigorosi h 24 di esercito, polizia e carabinieri”, conclude. Su richiesta del governatore, ieri il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha inviato un contingente di 50 militari.
Meloni contro il governatore dem: “Più che sceriffo, incantatore di serpenti”
“Mentre i campani erano chiusi in casa, gruppi di immigrati irregolari erano liberi di bivaccare per strada. Non è stato fatto praticamente nulla. De Luca poteva fare tantissimo, non lo ha fatto. Più che sceriffo, mi sembra un incantatore di serpenti”, è l’attacco della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, a Mattino Cinque su Canale 5. Anche la candidata grillina alle regionali Valeria Ciarambino va all’attacco: “Non è stata messa in campo alcuna misura di carattere sanitario, né coinvolta la Protezione civile. Le ordinanze di De Luca sono solo spot”. “Non si può abbandonare una comunità senza fare atti utili e concreti – accusa Stefano Caldoro, sfidante del centrodestra del governatore uscente – Soprattutto in questi casi vanno rafforzati i presidi sanitari e sociali”.
Ludovica Colli