“In Nigeria rischia il contagio”. E il giudice gli concede il permesso di soggiorno in Italia

Napoli, 18 giu – Non riescono a dimostrare che scappano dalla guerra? Nessun problema, ora c’è il coronavirus. E il permesso di soggiorno per motivi umanitari è servito. Succede così a Napoli, dove i giudici della Tredicesima Sezione del tribunale partenopeo – quella specializzata in tema di immigrazione – hanno accolto l’istanza presentata da un immigrato di origini nigeriane residente in provincia di Caserta riconoscendogli il permesso di soggiorno per motivi umanitari.

Nel 2018 la Commissione per il riconoscimento della protezione internazionale di Caserta aveva respinto la richiesta ritenendo che non sussistessero «gravi motivi umanitari» per accoglierla. Secondo la commissione territoriale casertana, infatti, in Nigeria non vi è alcun conflitto interno in atto tale da giustificare il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Ma il nostro, che di tornare al suo Paese d’origine non voleva saperne, ha deciso di presentare ricorso, assistito dagli avvocati Giorgio e Luca Di Majo, prendendo al balzo l’occasione che si presentava con l’emergenza coronavirus, nonostante in Africa i dati ufficiali parlino di cifre piuttosto basse. Secondo quanto riportato dall’Oms, in Nigeria ci sarebbero ad oggi 17.148 casi confermati e 424 decessi, terzo paese africano per contagi dietro Sudafrica ed Egitto.

«Gli aspetti da prendere in considerazione sono quelli che concernono la diffusione della malattia virale nel dichiarato paese di origine, Lagos, la città più grande della Nigeria – spiega Luca Di Majo a Casertanews – La diffusione della epidemia di Covid19 a Lagos, considerate le risorse ospedaliere e mediche esistenti, concretizza una situazione tale da far concludere che un rientro nel Paese di origine esporrebbe il ricorrente a situazioni umanitarie di particolare complessità e gravità».

L’argomentazione ha convinto il giudice Marida Corso del tribunale di Napoli, che ha accolto le istanze presentate dai due legali, riconoscendo il permesso, come riporta Casertanews, «per la urgente necessità di garantire la salute individuale e collettiva e per l’impossibilità temporanea di procedere al rimpatrio degli stranieri». Il fascicolo è stato quindi ripresentato in Commissione Territoriale, che ora dovrà rilasciare il permesso di soggiorno speciale.

Cristina Gauri

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