Paragone smonta il Movimento 5 Stelle: “Ormai è una fake politica”
L’incidente in cui è stato coinvolto ha preoccupato tutti: in molti hanno temuto il peggio, ma alla fine Gianluigi Paragone si è ripreso ed è tornato ancora più determinato di prima.
Non ha mai usato giri di parole o mezzi termini né per esprimere le proprie posizioni né per denunciare dure realtà, e anche questa volta non si è tirato indietro. Nell’intervista rilasciata a La Repubblica è intervenuto sul recente scontro che si è venuto a creare all’interno del Movimento 5 Stelle, ma ha voluto fare una premessa chiara: “Il Movimento è una fake politica e ha rinnegato completamente quello per cui era nato. Cioè essere una forza antisistema. Oggi sono tutti incollati alle poltrone e integrati nel sistema”.
L’ex pentastellato si è pronunciato dopo le frecciatine tra Alessandro Di Battista e Beppe Grillo: lo storico attivista ha chiesto un’immediata convocazione di un congresso o assemblea costituente per costruire una nuova agenda politica, ma il garante ha replicato in maniera seccata accusandolo di avere “il senso del tempo come nel film ‘Il giorno della marmotta’”. Un botta e risposta che – a giudizio dell’attuale senatore del Gruppo Misto – ha confermato una finzione: “Oggi Grillo vede i 5 Stelle come alleati del Pd in un campo riformista e Conte è il leader perfetto”. E come mai il presidente del Consiglio in carica rappresenta una figura così esemplare? Perché non gli si potrebbe contestare nulla in quanto sarebbe un leader senza passato: “Se Di Battista facesse una accordo con i dem tutti gli rinfaccerebbero quello che ha detto in questi anni contro il Pd; se facesse un accordo con Bruxelles, quello che fino a ieri diceva dell’Europa”.
Il partito di Paragone
Il giornalista ha posto poi l’attenzione sulla figura di Dibba, spendendo parole al miele nei suoi confronti: “È uno innamorato del Movimento, è colui che incarna l’ortodossia dei 5 stelle. Una persona leale, perbene”. Tuttavia avrebbe un limite: non vedere ciò che sono diventati i grillini. E le parole del comico genovese hanno semplicemente ricordato la realtà dei fatti: “Oggi c’è un padrone, e uno solo”. Ed è pronto a scommettere che in conclusione non accadrà nulla nel M5S, neanche dopo l’intervento di Di Battista: “È ancora convinto di poter sanare i 5 Stelle. Ma il Movimento è morto e adesso si è liberato un campo”.
Infine Paragone, convinto dell’esistenza di uno spazio politico da prendersi, ha annunciato di essere pronto a lanciare un partito “contro il sistema e contro questa Europa”. Una fazione simile a quella dei 5 Stelle quando erano al governo con la Lega: “C’era ancora un po’ più di filigrana movimentista e riuscivamo a tenere a bada Bruxelles dando risposte negative e compatte quando dall’Europa alzavano il sopracciglio di fronte alle posizioni dei vari Savona, Bagnai e Borghi”. Dopo aver criticato duramente la conferma di Descalzi alla guida dell’Eni, il senatore ha commentato lo scontro tra Nino Di Matteo e Alfonso Bonafede. A suo giudizio il ministro della Giustizia in quell’occasione si è dimostrato un personaggio della solita vecchia politica: “Ha completamente tradito quel grido ‘onestà, onestà'”.
il giornale.it