Meloni: “L’incomprensibile simpatia del M5s per Maduro ora è meno incomprensibile”
“Il M5S ha sempre avuto una incomprensibile simpatia per il regime venezuelano, tanto da isolare l’Italia a livello europeo e occidentale su questo delicato dossier. Ora emerge una notizia sconcertante: secondo i documenti pubblicati dal quotidiano spagnolo Abc l’attuale presidente del Venezuela Maduro, allora ministro degli Esteri di Chavez, avrebbe fatto arrivare una valigetta con tre milioni e mezzo di euro in contanti a Gianroberto Casaleggio, guru del Movimento 5 Stelle. Se confermata, la notizia sarebbe di una gravità inaudita e spiegherebbe la particolare indulgenza dimostrata dai Cinquestelle nei confronti del regime di Maduro. Fratelli d’Italia chiede che il governo chiarisca immediatamente in aula su questa gravissima ipotesi e che la magistratura sia celere nell’indagare sulle numerose ipotesi di reato”. Lo afferma Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia.
M5s ha sempre votato in favore del regime venezuelano
Il M5s ha sempre difeso il regime di Maduro. In Europa, il governo Conte ha sempre traccheggiato quando si trattava di condannare il governo del Venezuela. Un indugio che pareva inspiegabile e che aveva fatto spaccare il governo: da una parte Salvini pro opposizione e dall’altra i 5 Stelle in favore dei chavisti.
Il 28 marzo 2019 l’europarlamento aveva votato a favore della risoluzione che chiedeva il riconoscimento di Juan Guaidò come presidente legittimo ad interim. Il documento invitava i Paesi Ue che non avevano ancora provveduto, Italia su tutte, a farlo. Il M5s, invece, aveva votato contro. Successivamente, il 18 luglio, il Parlamento europeo chiedeva nuove sanzioni contro il regime di Maduro. Ribadiva anche il pieno sostegno al “presidente legittimo a interim Juan Guaido”. La risoluzione non vincolante, adottata con 455 voti a favore, 85 contrari e 105 astensioni, aveva visto il voto contrapposto di Lega e M5S, con il sì della Lega e l’astensione del M5S. A votare a favore della risoluzione anche Pd, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Conte, l’avvocato del popolo? Finora ha fatto l’avvocato di Maduro
Quanto al governo Conte, ai primi di febbraio aveva espresso una fumosa posizione. In stile Conte Da una parte ha espresso appoggio “al desiderio del popolo venezuelano di giungere nei tempi più rapidi a nuove elezioni presidenziali libere e trasparenti”. Poi ha chiesto che fosse “garantita la sicurezza dei cittadini astenendosi da ogni forma di violenza”. Tuttavia, senza chiedere la rimozione di Maduro, né riconoscendo Juan Guaidó come presidente ad interim. Riconoscimento che non è arrivato neanche oggi, dopo il cambio di governo la scorsa estate. A questo punto, secondo lo scoop spagnolo, ora si spiega il perché.