La violenza dei centri sociali: polizia accerchiata e insultata
“Vergogna”, “Andatevene”, “Ti metto le mani addosso”. Queste le urla che si alzavano in uno dei luoghi fulcro della movida partenopea, mentre dei poliziotti provavano con difficoltà a caricare delle persone in auto.
Numerosi i video che documentano quei momenti concitati. I tafferugli si sono verificati nella serata di ieri in piazza Bellini a Napoli. “Operatori della polizia di Stato – chiarisce la Questura di Napoli – nell’identificare alcune persone in piazza Bellini, sono stati insultati, accerchiati e minacciati da numerose persone. Gli agenti hanno riportato contusioni e le stesse auto di servizio sono state danneggiate”. Sull’accaduto si esprime anche il questore: “Gli operatori delle Volanti hanno gestito la situazione con equilibrio, a fronte di un inaccettabile comportamento aggressivo e minaccioso di decine di persone. Verranno svolte indagini per individuare i responsabili di queste condotte”.
Sarebbero almeno tre le persone arrestate, tutti attivisti dei centri sociali. “Lasciateli stare, non hanno fatto niente”, ripetevano dalla folla accalcata. Poi, insulti lanciati contro gli agenti accerchiati. E danni: “Hanno distrutto decine di bottiglie di vetro a terra”, racconta Maria. “Mi dica le motivazioni dell’arresto”, pretendeva di sapere qualcuno. “Arresto arbitrario, per eccesso di zelo, perché stavo bevendo una birra”, ha urlato uno degli uomini fermati mentre la polizia provava a portarlo via. Fermi durante i controlli, polizia accerchiata e insultataPubblica sul tuo sito
Per i centri sociali si sarebbero verificati degli “abusi”. Intanto, però, sarebbero stati convalidati dei fermi. A darne notizia via social è Egidio Giordano, assessore della terza municipalità di Napoli e compagno dell’assessora del Comune di Napoli Eleonora de Majo, oltre che parte del centro sociale Insurgencia. “Dopo aver trascorso circa 5 ore sotto il commissariato – ha scritto su Facebook – grazie anche alle pressioni di oltre 150 persone radunate lì sotto sono riuscito a salire e a vedere Pietro, Diego e Fabiano. Li ho trovati seduti su una panca ammanettati, basiti per l’accaduto e soprattutto increduli per la storia dei presunti poliziotti refertati, ma comunque in buone condizioni e tenaci come sempre. Poco dopo averli salutati convinto che li avrei riabbracciati dopo qualche ora siamo stati invece raggiunti dalla notizia della convalida dell’arresto da parte del pm. Pietro, Diego e Fabiano stanotte verranno portati a Poggioreale nonostante non abbiano fatto assolutamente nulla di grave”. “Servirà – conclude – una presa di parola forte, collettiva e plurale perché dietro questi assurdi arresti si cela la costruzione di una svolta autoritaria, militare e repressiva che qualcuno vorrebbe imporre alla nostra città”.
il giornale.it