«Italia me***, Allah Akbar», marocchino prende a sprangate 118 e polizia (video)
È stata una notte di paura quella di venerdì a Rimini. Una notte di furia e violenza. Una notte di minacce e di sprangate. Un marocchino 44enne, sostenuto dalla compagna brasiliana 37enne ha seminato violenza e panico, congestionando il traffico e terrorizzando i cittadini imbottigliati nel caos. L’immigrato, che le autorità scopriranno dai controlli successivi, era sotto l’effetto di alcol e droghe, all’improvviso ha distrutto le sedie di un locale del lungomare e, brandendo spranghe di ferro, ha minacciato e inveito contro il personale medico-sanityario del 118 interventuti e gli uomini della polizia che hanno raccolto l’allarme dei residenti spaventati.
Notte di paura a Rimini, al grido di Allah Akbar marocchino genera il caos
Il caso, denunciato dal sito de Il Giornale che in un ampio servizio corredato dalle immagini, registra e testimonia l’irruenza dell’uomo, esplode all’improvviso, senza un perché. L’uomo, da un istante all’altro, comincia a dare in escandescenza e per prima cosa si avventa sulle sedie di un locale del lungomare che pensa bene di scaraventare in strada. Una volta distrutte, il marocchino brandisce le spranghe di ferro alla base delle sedute e minaccia tutti. Così, urlando «L’italia è una mer**a», comincia a farsi sempre più minaccioso. Una furia cieca che si rinnova ad ogni singolo istante al grido di «Allah Akbar». La follia si condensa in due ore di aggressione fisica e verbale. Il marocchino è inavvicinabile: grida, scaraventa oggetti di qualunque tipo. Si accanisce contro gli uomini del 118 intervenuti per sedare la situazione e contro gli agenti di una volante giunti sul posto per ripristinare ordine e sicurezza.
Distrutte le sedie di un locale prende a sprangate gli uomini del 118
Alcune persone bloccate nelle loro auto, così come i residenti dai balconi delle loro case e gli ospiti degli hotel vicini che affacciano sull’incredibile scena horror, riprendono tutto con il telefonino. E come riferisce il sito del quotidiano diretto da Sallusti, che racconta quanto testimoniato da un testimone dell’accaduto «la sudamericana urlava in continuazione e a squarciagola. La coppia in forte stato di alterazione – dagli esami condotto in seguito è risultato che fossero sia sotto l’effetto dell’alcol sia di sostanze stupefacenti – ha fatto il proprio “show” litigando furiosamente per strada e bloccando addirittura il traffico delle automobili in transito. I due, infatti, presi dall’ira, si sono messi a scaraventare per terra oggetti di vario tipo. Come alcune sedie prese da un locale all’incrocio, cassonetti e fioriere».
Due ore di follia e furia cieca, poi l’arresto e il processo per direttissima
Ma il peggio deve ancora arrivare. Diverse persone danno l’allarme: sul posto arrivano tempestivamente un’ambulanza e tre pattuglie della polizia. Ma all’arrivo della terza volante, il marocchino e la compagna hanno già preso a sprangate medici e infermieri del 118. Alle forze dell’ordine va solo leggermente meglio: i poliziotti, infatti, faticano non poco a far salire i due stranieri furibondi sull’ambulanza. I due, infatti, oppongono una strenua resistenza e non smettono di provocare forze dell’ordine e personale sanitario, con frasi come: «Questa è la legge del vostro Paese di m… se voi mi toccate, io vi denuncio. Qua voi siete solo dei cogl…». Una frase che dice più di mille parole e tanti servizi di cronaca… Fermati e processati per direttissima, sul loro caso il giudice, convalidato il fermo, ha disposto il divieto di dimora a Rimini