Londra, antirazzisti creano lista di statue da abbattere. E Kahn è d’accordo con loro
Londra, 9 giu – I sostenitori del movimento Black Lives Matterhanno fatto un elenco di 60 statue nel Regno Unito che a parer loro devono essere rimosse perché “celebrano la schiavitù e il razzismo”. Questo avviene dopo che un monumento, eretto a Bristol per Edward Colston, è stato distrutto e gettato in un canale. A Oxford e Londra la gente si sta radunando per altre proteste previste per questa sera. Tra i “presi di mira” anche Oliver Cromwell, Re Giacomo II e Winston Churchill.
“Abbattere i razzisti”
Alcune delle persone più famose della Storia britannica sono nella lista delle “statue da estirpare”, tra cui Cecil Rhodes, Sir John Cass, William Beckford, Robert Milligan, Sir Thomas Guy: gli attivisti antirazzisti chiedono che vengano tutti rimossi in modo che la Gran Bretagna possa finalmente “affrontare la verità sul suo passato”. La mappa interattiva, che si intitola “Rovesciare i razzisti”, è stata istituita dalla Stop Trump Coalition a sostegno del movimento Black Lives Matter ed elenca placche e monumenti in oltre 30 città del Regno Unito.
Persino Nelson e Cromwell tra i “razzisti”
L’elenco online può essere arricchito dal pubblico, e include nomi come Re Giacomo II, Re Carlo II, Oliver Cromwell, l’ammiraglio Horatio Nelson, il corsaro Francis Drake, Robert Peel e Lord Kitchener. Gli attivisti Black Lives Matter si stanno radunando oggi per protestare contro la statua dell’imperialista britannico Cecil Rhodes a Oxford, dove migliaia di persone hanno iniziato a radunarsi in vista di una protesta con in mano cartelli con la scritta: “Rhodes sei il prossimo”. Allo stesso tempo, a Londra, questa sera ci sarà un evento commemorativo per celebrare il funerale di George Floyd a Houston, in Texas. La polizia proteggerà le statue, inclusa quello di Sir Winston Churchill, nel caso in cui venga nuovamente attaccata.
Khan: “Più diversità nelle statue”
Oggi Sadiq Khan, sindaco di Londra, ha chiesto la rimozione di tutte le statue dei mercanti di schiavi presenti nella capitale britannica, promettendo di “rivedere e migliorare” personalmente i monumenti in giro per la città. Il sindaco di Londra ha lanciato una Commissione per la diversità dopo che i manifestanti di Black Lives Matter hanno abbattuto il monumento a Edward Colston a Bristol e lo hanno lanciato nel porto della città. Oggi il sindaco Khan ha dichiarato di non voler “anticipare” i risultati della commissione sull’idoneità dei nomi delle strade, dei murales, delle statue e dei monumenti di Londra, ma ha ammesso che vorrebbe che qualsiasi statua di trafficanti di schiavi venisse rimossa a Londra e che ci fossero più persone di colore, “neri, donne, quelli della comunità Lgbt”.
Khan: “Nessuno era perfetto”
Ma Khan ha anche detto di non pensare che statue come quelle di Winston Churchill in Parliament Square dovrebbero essere incluse nella lista di chi è “razzista”. Ha detto che i londinesi dovevano essere educati sulle figure famose e che “nessuno era perfetto”, compresi personaggi del calibro di Churchill. Insomma, dal multiculturale Regno Unito è tutt: la damnatio memoriae verrà perpetrata pure ai danni di chi ha mantenuto i britannici indipendenti da influenze di sorta nel corso di centinaia di anni, la furia iconoclasta colpirà le statue di chi ha dato la vita per il Regno Unito ma che era “colpevole” di non attenersi nel diciassettesimo secolo ai rigidi dettami di eguaglianza che rispettiamo oggi.
Ilaria Paoletti