Sardine a Piazza del Popolo. Ma l’assembramento democratico e antirazzista non desta scandalo
La foto, presa dalla diretta Live di Repubblica, non lascia dubbi: anche le sardine hanno fatto il loro bravo assembramento. Stamane a Piazza del Popolo. Assembramento democratico e civile, però. Nel nome di George Floyd, per dire no al razzismo. Il movimento Black Lives Matter ha ridato fiato alle agonizzanti truppe di Mattia Santori, colui che una settimana fa era pronto a farsi una bella vacanza annunciando a tutti che si prendeva una pausa.
Ma del resto se marciano gli antifà in America come possono le sardine starsene a casa? Il richiamo è troppo forte. L’impulso irrefrenabile. E fa niente se il 2 giugno in quella stessa piazza un’altra manifestazione ha destato la scandalosa indignazione delle anime belle della sinistra. Quella era la destra sudaticcia (per dirla con Carofiglio) mica le profumate sardine di Santori, mica gli ammiratori di Carola Rackete, coi loro effluvi rosati. La destra se manifesta è irresponsabile, le sardine no. La destra se chiama alla piazza offende i morti del Covid (così parlò Boldrini), le sardine no. Quelli di destra in piazza sono untori, quelli di sinistra no. Anzi, lo spettacolo del loro assembramento dà linfa e vigore al Piano Rinascita del duo Conte-Casalino. E’ una resurrezione, un tripudio. Chissà se la Digos si metterà a scandagliare i volti dei partecipanti…
Del resto sono proprio gli organizzatori a sottolineare la differenza: “Manifestazione iniziata con circa 3000 persone in piazza con il massimo della sicurezza e delle norme per il distanziamento sociale e precauzioni sanitarie”. Bravi, ordinati, belli e puliti. Ma soprattutto attenti alla realtà, come sempre. Sono coloro che scendono in piazza per George Floyd nel Paese dove il Pil crollerà del 13 per cento e ci si aspetta un milione di posti di lavoro in meno. Ma che bella la sinistra… ma che belle le sardine.