L’esercito francese uccide il leader di Al-Qaeda nel Maghreb Islamico
Il leader di Al-Qaeda nel Maghreb Islamico (AQIM), Abdelmalek Droukdel, è stato ucciso dall’esercito francese in Mali; la notizia è stata confermata con un tweet dal Ministro della Difesa francese, Florence Parly, che ha anche annunciato la cattura di alcuni stretti collaboratori del leader qaedista.
L’operazione è avvenuta nei pressi di Tessalit, cittadina rurale di 5 mila abitanti a un centinaio di chilometri dal confine con l’Algeria, Paese natale di Droukdel. L’operazione è avvenuta nella notte del 3 giugno, ma è stata resa nota soltanto oggi. Il mese scorso i francesi avevano inoltre catturato Mohamed Mrabat, leader dello Stato Islamico nel Grande Sahara (ISGS).
Classe 1970 e noto anche come “Abu Musab Abdel Wadoud”, Droukdel aveva partecipato al jihad contro i sovietici in Afghanistan e una volta rientrato in Algeria si era unito ai jihadisti che negli anni ’90 insanguinavano il Paese nordafricano. Nel 2004 il jihadista diventava comandante del Gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento (GSPC), rimpiazzando Nabil Sahraoui, ucciso in uno scontro a fuoco con l’esercito algerino.
A Droukdel possono essere attribuiti due aspetti fondamentali: in primo luogo ha introdotto in Algeria la tattica degli attentati suicidi con ordigni esplosivi, sfruttandone poi la copertura mediatica con il triplice fine di diffondere il panico tra la popolazione, mettere sotto pressione i leader politici e rilanciare l’immagine dell’organizzazione a livello internazionale. Gli attentatori venivano reclutati dal GSPC nei quartieri poveri delle città algerine.
In secondo luogo Droukdel aveva cercato di trasformare il GSPC da gruppo attivo sul piano interno algerino a organizzazione attiva a livello internazionale (prevalentemente tra Mali, Algeria e Mauritania) e infatti, nel settembre del 2006, il gruppo annunciava l’alleanza con al-Qaeda; nel gennaio seguente cambiava addirittura nome, ribattezzandosi “al-Qaeda nel Maghreb Islamico” (Aqim).
Droukdel aveva rivendicato la responsabilità di numerosi attacchi terroristici, compreso un attentato contro il quartier generale delle Nazioni Unite ad Algeri nel 2007 in cui rimasero uccise 62 persone.
Nell’aprile del 2015 il leader jihadista aveva inoltre rilasciato un audio-messaggio nel quale si congratulava con il gruppo qaedista siriano, Jabhat al-Nusra, per la vittoria di Idlib.
L’esercito francese ha così sferrato un durissimo colpo ai qaedisti che si trovano ora privi del loro storico leader e con diversi suoi luogotenenti arrestati. Il timore è che ora i suoi seguaci, in risposta, possano cercare di compiere attentati in territorio francese, ma del resto è così che si contrasta il jihadismo.
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