Zingaretti: “Subito sì al Mes per la Sanità”. Pronta la trappola Ue (manca solo ok M5S)
Roma, 5 giu – Il piano del governo giallofucsia è ricorrere al Mes per le spese sanitarie dell’emergenza coronavirus. Al premier Giuseppe Conte manca all’appello solo il via libera del Movimento 5 Stelle, che è passato da un “no senza se e senza ma” a un “forse”. Per trasformare quel “forse” in un “sì al Mes” ci si mette d’impegno anche Nicola Zingaretti. Il leader del Pd dice sì al Fondo salva Stati Ue “senza se e senza ma”. Conte e i suoi alleati vogliono insomma condannare l’Italia a farsi commissariare l’economia per restituire il prestito – sono circa 36 miliardi – nei tempi e nei modi previsti dalla Ue, sostenendo che invece il Mes si può attivare senza condizionalità. Ma così non è, come abbiamo spiegato su questo giornale.
La lettera del segretario dem sul Sole 24 Ore
Zingaretti dal canto suo la butta sul fatto che con il prestito Ue si può fare della Sanità italiana la migliore al mondo (come se non ci fossero regole stringenti e controlli serrati su come verrebbero spesi i soldi). Ecco perché, dice il governatore del Lazio che di Sanità se ne intende (male, ovviamente), bisogna prendere quei soldi il prima possibile. “Serve un cambio di rotta, il servizio sanitario va letto come grande driver di sviluppo e di benessere“, come “la più grande infrastruttura pubblica di questo Paese che ne contribuisce alla ricchezza complessiva”, scrive il segretario dem sul Sole 24 Ore di oggi.
“Tagli alla spesa sanitaria strategia sbagliata”
Zingaretti ammette che “la logica dei tagli alla spesa sanitaria, sotto la pressione del risanamento finanziario, è stata una strategia sbagliata“. Ricordiamo che proprio il governatore del Lazio ha tagliato senza ritegno la Sanità della regione chiudendo 16 strutture tra il 2011 e il 2017. Insomma per rimediare a tutto questo – spiega il leader dem – ora “abbiamo bisogno di grandi investimenti e per questo il Mes è fondamentale“, visto che offre (si fa per dire) “fino a 36 miliardi di euro senza condizioni a tassi bassissimi che ci permetterebbero di fare un grande salto nella qualità della sanità pubblica”.
La supercazzola alla Conte: “Possiamo dotare l’Italia del miglior sistema sanitario del mondo”
“In questi giorni si parla tanto di programmi e piani per la rinascita” (la stagione delle riforme da libro dei sogni di Conte), scrive ancora Zingaretti, che considera il ricorso al Mes un piano “concreto, rapido e utile fondato sulla necessità di rendere davvero accessibile a tutte le persone il dettame dell’articolo 32 della Costituzione” sul diritto alla salute. Con l’obiettivo “credibile e possibile” di dotare l’Italia del “miglior sistema sanitario d’Europa e del mondo”. I toni, insomma, sono proprio quelli altisonanti e per questo terribilmente ridicoli del premier quando sparge aria fritta nelle sue dirette Facebook.
Ora l’accerchiamento del M5S è completo
Con l’intervento di Zingaretti l’accerchiamento del M5S è ultimato. Proprio sul Sole 24 Ore infatti nei giorni scorsi è stata pubblicata la bozza del piano per la riforma della Sanità a cui sta lavorando il ministro della Salute Roberto Speranza (LeU). Si tratta di un progetto di 20 miliardi di investimento, di cui la metà per potenziare gli ospedali e i pronti soccorso e la metà per creare una struttura di medicina più capillare sul territorio. Soldi che ovviamente verrebbero presi dal Mes. Anche Italia Viva spinge da tempo per accedere al prestito Ue.
Ecco perché ai 5 Stelle resta solo di trovare il modo di dire sì senza perdere quei pochi consensi ancora rimasti con l’ennesimo voltafaccia rispetto alla linea movimentista della prima ora. Ma, si sa, per i 5 Stelle governativi la poltrona è molto più importante della coerenza.
Adolfo Spezzaferro