Piccini e picciotti, piddini e pizzini. Silenzi e parole del compagno Palamara


Per Zingaretti il compagno Palamara è molto meglio di Mattia Feltri. Ci ha fatto fare le ore piccole ed è riuscito a non fare neppure un nome della politica. Il direttore di Huffington Post è molto più coraggioso col Pd e ci ha raccontato di piccini e picciotti, di piddini e pizzini. Mentre Luca Palamara è stato ospite ieri sera di Massimo Giletti e non ha detto neppure una parola delle sue trame col Pd.

Magari, se Zingaretti avrà visto la trasmissione – l’ha vista, l’ha vista…. – si sarà interrogato su quanto sia inutile dilettarsi sul Corriere della Sera a sproloquiare sul piano di rinascita nazionale (che fantasia, lo stesso linguaggio di Licio Gelli) senza scrivere una sola parola di magistratura rossa da cancellare. Però, tutto sommato se l’è cavata. Né Palamara né Giletti hanno tirato fuori i nomi rossi e grossi dello scandalo delle intercettazioni sulle manovra nella magistratura.

Meno male che Palamara non parla

Ma sull’omertà di stampa che non può durare a lungo Zingaretti non si illuda. Il massacro – motivatissimo – è appena cominciato. Da sinistra. Con Mattia Feltri che sull’Huffington Post li ha fatto neri, quelli del Piddi’, che ha definito piccini piccini. “C’è un problema e Orlando, Zingaretti e Legnini fanno un po’ finta di niente. Ma il Partito democratico esprime il vicepresidente del Csm da sei anni e sta a Palazzo Chigi dal 2013”.


Di più: “Il segretario Nicola Zingaretti, intervistato dalla Repubblica, alla domanda risponde che serve una stagione riformista, e auspica che in queste ore si affronti l’urgenza, e bibì e bibò. Il niente politico. Il niente strategico”.

E ancora: “Il doppiopesismo, il collateralismo coi magistrati e le loro inchieste, il senso di superiorità, la grazia burbanzosa nel cascare dal pero, l’inclinazione a discutere della moralità altrui”.

Un commento su Twitter tra i tanti: “Splendido articolo. E sono un elettore del pd da sempre”.

L’articolo di Mattia Feltri pare abbia scatenato scenate autentiche al Nazzareno. E qualche amico garbato da quelle parti si trova sempre che ti spiffera tutto. Dicono che Zingaretti volesse stracciare in mille pezzi quanto aveva letto. Poi gli hanno spiegato che non si può fare con i media online.

Ma nel Pd si litiga lo stesso

E si è sfogato duramente col suo vice Andrea Orlando, che da ex guardasigilli le conosce bene le storie del fantastico mondo di Luca Palamara. Ma anche se ogni tanto bipolareggia, Orlando ha buona memoria e non dimentica di aver sistemato più di qualcuno a via Arenula su input di Zingaretti. Ad esempio, la moglie di un importante pezzo da novanta della macchina regionale. (Dobbiamo ricordarci di parlarne prossimamente).

Lite poi degenerata con Legnini per altre incredibili intercettazioni. “Bella figura ci hai fatto fare, e in Abruzzo hai pure perso”. Ancora parli, Nicola?, si perde come l’eco la frase pronunciata dall’ex vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura…

Ovviamente, smentiscono sempre fino a che questa roba sarà confermata dalle prossime intercettazioni. Ma loro fischiano per aria. Proprio Zingaretti fa sempre così. Non vuole parlarne, non sia mai dovesse essere chiamato a giustificare una dozzina di milioni di mascherine. Ora il compagno Palamara non c’è più. Anche se va in tv e pure lui parla d’altro.

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