Alfonso Bonafede: “Non commento le intercettazioni su Salvini”. Il silenzio del ministro della Giustizia
Un’intervista a tratti esilarante, quella concessa da Alfonso Bonafede a La Stampa, in cui il Guardasigilli parla di riforma della giustizia e promette: “Stop al correntismo nel Csm”. Intervista esilarante ma che, in verità, inquieta. Già, pensare che sia lui il nostro ministro della Giustizia lascia piuttosto perplessi. In primis perché spiega di non ritenere giusto azzerare questo Csm, “se lo facciamo il nuovo viene eletto con le vecchie regole”. Eppure, la successiva domanda è: lei si fida di questo Csm? E Bonafede: “Sì”. Un discreto controsenso.
Quindi, piuttosto disastroso il passaggio in cui si occupa di Matteo Salvini. Quando gli si fa notare che i magistrati, stando alle intercettazioni del caso Luca Palamara, sembrano molto interessati alle sorti del leader della Lega, il ministro replica: “Non commento intercettazioni specifiche, sono anche il titolare dell’azione disciplinare”. Insomma, neppure un cenno di condanna. Quindi viene chiesto a Bonafede se, nel caso fosse stato lui al posto di Salvini, non si sentirebbe un poco a disagio: “Ci gira attorno per avere una risposta su Salvini, ma io gliel’ho data”. Piuttosto sconcertante, dato che non ha risposto.
Però poi qualcosa, Bonafede, la aggiunge: “E noto che è bizzarro che qualcuno voglia azzerare il Csm e si accorga che esiste un problema solo quando riguarda lui”. E cosa ci sarebbe di bizzarro nel fatto che Salvini, definito “mer***” tra le varie, ora picchi duro sul Csm? Mistero fitto. Ma questo è Alfonso Bonafede…