Sondaggio Noto, il disastro Conte-Azzolina sulla scuola: “Si doveva riaprire a maggio”, valanga politica
L’Italia boccia le scelte sulla scuola. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio svolto per il Giorno da Antonio Noto, secondo cui la scuola è il vero tallone d’Achille del governo. Giuseppe Conte e la sua ministra Lucia Azzolina non hanno mai superato il 30% di consensi per la gestione della situazione durante l’emergenza coronavirus, ma ora sono giunti al minimo storico. Appena il 23% degli italiani è favorevole alla chiusura degli istituti fino a settembre: poco più di 2 su 10, mentre il 57% afferma con convinzione che le scuole avrebbero dovuto già riaprire a inizio maggio, quando è partita ufficialmente la fase 2.
In molti non comprendono perché gli stessi bambini e ragazzi che possono uscire e andare a trovare gli amici, non possono tornare tra i banchi, seppur con i dovuti accorgimenti. Infatti il 57% sarebbe favorevole all’obbligo della mascherina pur di riaprire le scuole. Ma non è tutto, perché anche la gestione della didattica a distanza non ha convinto gli italiani: il 59% hanno espresso parere negativo, tra problemi tecnici e organizzativi e professori che si sono dati alla macchia, non tutto è andato per il verso giusto. Insomma, se su tante altre questioni il governo Conte è riuscito a strappare un consenso più o meno alto, sulla scuola è in atto un disastro che non sta passando inosservato.