Avvocati in piazza cantano l’Inno: “La giustizia serve ai cittadini, non alle carriere dei pm” (video)
Avvocati in piazza in tutta Italia, per far sentire il loro “grido di dolore”. Alle 12 si sono ritrovati davanti ai palazzi di giustizia delle proprie città per riconsegnare i Codici. E dire, come ha spiegato il presidente dell’Ordine di Roma Antonino Galletti, che “la giustizia è ancora sospesa e con essa i diritti dei cittadini”.
L’Inno nazionale e la riconsegna dei Codici
Nei giorni scorsi gli avvocati avevano già riconsegnato simbolicamente le toghe, con una manifestazione che a Roma si era tenuta a piazzale Clodio. Stavolta l’appuntamento nella Capitale è stato a piazza Cavour, davanti alla Cassazione. Dietro lo striscione del “Comitato giustizia sospesa”, gli avvocati del più grande ordine forense d’Italia durante il loro flash mob hanno cantato l’inno nazionale, abbassando per un attimo le mascherine, ma continuando a tenere le distanze di sicurezza.
Il “grido di dolore” degli avvocati italiani
Poi la riconsegna dei Codici, che sono stati lasciati sulla scalinata del Palazzaccio. “Oggi il grido di dolore della avvocatura italiana si è levato alto davanti a tutti i tribunali”, ha detto Galletti, sottolineando che “come istituzione forense, abbiamo voluto sostenere le ragioni della protesta”. Nelle settimane scorse l’Ordine degli avvocati di Roma era stato al fianco delle Camere Penali nella riconsegna delle toghe e prima ancora, con un video diventato virale, ha denunciato la giungla di linee guida e provvedimenti organizzativi assunti nel solo circondario di Roma: ben 8 chili di carta.
Galletti: “La giustizia non serve alle carriere dei pm”
“Riparte il campionato di calcio, ma – ha proseguito Galletti – la giustizia resta al palo. In questo momento di grande confusione, in cui il rumore di sottofondo riguarda i blocchi di potere in seno alla magistratura, è importante muoversi compatti per ricordare alla politica che la Giustizia serve a garantire i diritti dei cittadini e non solo le carriere dei pm”, ha concluso il presidente dell’Ordine degli avvocati di Roma.