La bomba di De Magistris: io allontanato perché indagavo a sinistra. E accusa Napolitano e Mancino (video)
Magistratura inquinata. Strabica. Che guarda solo in una direzione. La conferma? Arriva da Luigi De Magistris, attuale sindaco di Napoli ed ex magistrato, il quale a Non è l’Arena di Massimo Giletti ha confessato: “Fin quando indagavo su Berlusconi mi facevano l’applauso. Come cominciai a indagare a sinistra mi dissero: ma che fai, indaghi pure a sinistra?”.
De Magistris collega questa rivelazione a una vera e propria bomba. “Fui allontanato da Napolitano, Mancino (all’epoca vicepresidente del Csm) a da tutte le correnti della magistratura”. Ricordiamo che De Magistris nel 2007 era titolare dell’inchiesta Why Not che vide indagato anche Romano Prodi. Va ricordato anche che i principali imputati, tra cui l’ex governatore della Calabria Agazio Loiero, sono stati assolti nell’ottobre 2013 dalla Corte di Cassazione. L’inchiesta riguardava la gestione dei fondi pubblici della Calabria.
Fu Francesco Basentini, ex-capo del Dap costretto a dimettersi dopo l’uscita dal carcere dei mafiosi a causa del coronavirus, secondo De Magistris, a denunciarlo nel 2007 al Csm. All’epoca, l’attuale sindaco di Napoli era pm a Catanzaro e, in quell’occasione, ordinò una perquisizione al procuratore di Potenza. “Scoprendo – ha ammesso – un grumo di interessi, gli stessi che stanno venendo fuori nella vicenda Palamara”. Nel frattempo, però, la denuncia di Basentini aveva attivato il Csm. Lì Mancino e il “mandante Napolitano” si mossero e “io fui allontanato da quelle inchieste”. De Magistris ha anche aggiunto di volersi prendere la responsabilità, anche giuridica, delle sue affermazioni.