Quando Cossiga umiliò Palamara: “Hai la faccia da tonno. L’Anm è un’associazione mafiosa” (Video)
Roma, 24 mag – Col senno del poi le intuizioni fisiognomiche di Francesco Cossiga assumono un significato probabilmente più profondo. I posteri stanno dando ragione all’ex presidente della Repubblica, soprattutto alla luce dell’abisso senza fine in cui si sta ficcando Luca Palamara. Già al centro dello scandalo relativo al “mercato delle toghe“, in questi giorni la sua figura sembra definitivamente affossata, dopo la pubblicazione delle chat in cui dichiarava: “Salvini ha ragione ma dobbiamo attaccarlo lo stesso”. E così non può che tornare alla mente il “simpatico siparietto” risalente al 2008, in cui il picconatore Cossiga si divertì a prendere letteralmente a pesci in faccia l’allora presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara.
Gli ultimi giorni del governo Prodi
Era il 16 gennaio 2008 e nello studio di Sky Tg 24 era ospite Palamara per commentare le dimissioni rassegnate nella mattina dall’allora Guardasigilli, Clemente Mastella, in seguito gli arresti domiciliari a cui era stata sottoposta la moglie. Di fatto la fine del governo guidato da Romano Prodi, che una settimana più tardi di dimetterà da presidente del Consiglio. Le parole di Palamara sul ruolo della magistratura e le dimissioni di Mastella non piacciono a Cossiga, tanto che l’ex presidente decide di intervenire a sorpresa in diretta, con un intervento che resterà memorabile (superato solo dal “Mario Draghi un vile affarista” che causò un mezzo infarto al povero Luca Giurato).
Palamara “faccia da tonno”
“A questo tuo dibattito partecipa un magistrato che o non capisce nulla di diritto o è molto spiritoso, la faccia da intelligente non ce l’ha assolutamente”, esordisce così in surplace Cossiga. Palamara si limita ad un “grazie, la ringrazio”, per poi rimanere nei successivi minuti in silenzio ad incassare le bordate del picconatore. “Io vengo da una famiglia di magistrati che si vergognerebbero di ascoltare quello che ha detto questo, che si chiama… Palamara. Come il tonno“. L’imbarazzata conduttrice prova allora a riportare la discussione dall’insulto solo apparentemente “gratuito” e chiede a Cossiga: “Qual è la motivazione del suo giudizio così severo?”. Ma l’ex presidente non si scompone e continua a menare fendenti puntando soprattutto sulla fisiognomica: “Dalla faccia, io ho fatto politica cinquant’anni e vuole che non riconosca uno dalla faccia?”.
L’Anm un’associazione mafiosa
L’x capo dell’Anm è colto di sorpresa e prova ad abbozzare un “mi sembra offensivo”. Ma Cossiga rilancia: “Sì sì è offensivo e mi quereli, mi diverte se mi querela e perché non mi querela? I nomi esprimono la realtà, lei si chiama Palamara e ricorda benissimo l’ottimo tonno. La battaglia contro la magistratura è stata perduta quando abbiamo abrogato le immunità parlamentari che esistono in tutto il mondo e quando Mastella, da me avvertito, si è abbassato i pantaloni sotto dettatura di quella associazione tra il sovversivo e lo stampo mafioso che è l’Associazione nazionale magistrati”. Palamara strabuzza gli occhi e cerca un sostegno nella conduttrice: “No ma intervenga lei perché mi sembra un po’ troppo”. Ma niente, Cossiga prosegue dritto: “Io con uno che ha quella faccia non parlo, con uno che ha detto quella serie di cazzate non parlo, mi spiego? Tu sei una donna di gran gusto, non invitare magistrati con questa espressione alle tue trasmissioni per carità”.
Davide Di Stefano