Lo “schiaffo” degli immigrati alla Bellanova: “La sanatoria non è sufficiente”
Per loro è una “truffa”. Anche i migranti sono contrari alla sanatoria voluta dal ministro Bellanova. Sono scesi in strada, a Napoli, per manifestare contro la regolarizzazione dei senza documenti prevista dal decreto Rilancio.
Ritengono che agevoli solo chi vuole speculare sugli immigrati irregolari, e che escluda una vasta fetta di lavoratori in nero, quelli impiegati in settori d’impresa non contemplati nel provvedimento del Governo. “Basta sanatorie truffa. Permesso di soggiorno di emergenza”, era riportato sullo striscione che hanno alzato davanti alla prefettura di Napoli. In una ventina si sono presentati in piazza del Plebiscito e hanno intonato cori contro la sanatoria.
“Siamo qui per denunciare l’ennesima sanatoria truffa che è stata inserita nel decreto Rilancio. Anche Roberto Maroni ha notato che è molto simile a quella che venne approvata da lui nel 2009 quando era ministro dell’Interno, e la sanatoria del 2009 ha generato un giro di affari, di soldi, di truffe, pari a qualcosa come 50 milioni di euro. Decine di migliaia di stranieri irregolari che avrebbero avuto la possibilità di essere regolarizzati sono state truffate e lo Stato non ha previsto nessuna tutela per queste persone. Ad oggi noi rischiamo nuovamente la stessa cosa”. A spiegare le motivazioni della protesta è Abdel El Mir, uno dei portavoce del Movimento migranti e rifugiati di Napoli che ha promosso la protesta. “La seconda cosa che vogliamo denunciare – ha aggiunto – è il carattere economistico di questo provvedimento, perché all’epoca della pandemia globale, con circa 670mila persone irregolari, lo Stato invece di tutelare la salute degli italiani e degli stranieri, pensa a tutelare i diritti di alcuni settori del Paese. Sembra una manovra fatta per spingere le persone in determinati settori economici, e viene tralasciata la questione della salute collettiva”. “Sanatoria truffa”, protestano i migranti a NapoliPubblica sul tuo sito
Tra i dimostranti c’erano ragazzi giovani, immigrati. Chi con i documenti, chi senza. Qualcuno – ci hanno raccontato – lavora nei campi, qualche altro nella ristorazione. A urlare il suo disappunto c’era anche un 20enne inserito in un progetto Sprar. Arrivato in Italia nel 2016, oggi dice che va “a scuola”. “Siamo stati sempre per strada a combattere contro queste cose. Anche per andare a scuola, in alcuni centri di accoglienza, devi protestare”, racconta. Il suo italiano tentenna per l’emozione. “Non è facile senza i documenti – dice –e questa sanatoria tiene fuori molti lavoratori irregolari”. Alla manifestazione ha aderito Potere al popolo, condividendo in pieno la lotta dei migranti. “È una sanatoria truffa, si vede anche nelle lacrime della Bellanova”, asserisce Maurizio Coppola. “Si parla solo di braccianti, colf e badanti, quindi è molto limitata a certe categorie di migranti. E, dall’altra parte, anche tra quelli che fanno i braccianti, tra colf e badanti, non tutti hanno l’accesso al permesso di soggiorno, perché le condizioni sono molto ristrette. Quindi sono dei meccanismi che, come la sanatoria del 2009 di Maroni, creano un mercato nero di distribuzione e vendita di permessi di soggiorno, di contratti di lavoro e di residenza. Noi vediamo con grande preoccupazione questa situazione perché secondo noi alimenterà chi specula e guadagnerà sulla vita dei migranti”. Migranti in protesta contro la sanatoria
I manifestanti torneranno in strada domani, giornata in cui saranno i braccianti agricoli a scioperare contro la sanatoria voluta dal ministro Bellanova. Il Movimento migranti e rifugiati di Napoli chiede un permesso di soggiorno di emergenza, che, diversamente da quello previsto nel decreto Rilancio, abbia una durata più lunga, di almeno un anno, rinnovabile, e che permetta di far emergere dalla clandestinità una più vasta platea di immigrati irregolari. La proposta è stata consegnata al prefetto di Napoli. “Pensiamo che questo sia un gesto di civiltà – ha affermato Abdel El Mir – perché, adesso, ad essere messa in discussione non è solamente la salute dei migranti ma anche la salute degli italiani, quindi pensiamo che sia nell’ interesse generale regolarizzare oggi i migranti clandestini in questo Paese, vuol dire garantire la salute collettiva”.
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