Meloni: «Hanno dato il reddito di cittadinanza agli spacciatori e io sarei Cetto la Qualunque…»
«Quando ho proposto di mettere mille euro sul conto corrente di quelli che non avrebbero preso la cassa integrazione – perché si sapeva che quei soldi non sarebbero arrivati subito – mi hanno detto che ero Cetto La Qualunque. Lo hanno detto quelli che hanno dato il reddito di cittadinanza agli spacciatori. Lo hanno detto a me che chiedevo di aiutare le persone che avevano dovuto chiudere l’attività per decreto». Ad affermarlo con forza è Giorgia Meloni a Patriae.
Meloni: il decreto? 500 pagine di cavilli, vincoli e norme
«La critica mossa da noi al decreto fantasma, approvato più di una settimana fa, è quello di cui Gualtieri si vantava. Sono 500 pagine di cavilli, vincoli, nuove norme. Gli italiani avevano bisogno di semplificare». Ma non solo. «Dopo più di due mesi mi sono convinta che ci sia una volontà. Se non ci abbiamo capito nulla noi, cosa ci capisce il cittadino? Niente», spiega la Meloni. «Nella Babele vince sempre lo Stato, la burocrazia, il cittadino diventa suddito e lo Stato e la politica fanno quello che vogliono».
«Conte decide se gli italiani hanno diritti»
«È una follia prorogare di altre sei mesi lo stato emergenza», dice ancora la leader di FdI. «Vuol dire che Conte può limitare la libertà dei cittadini, senza che ne discuta il Parlamento. Serve a consentire a Conte di decidere se gli italiani hanno diritti fondamentali o no».
Verso la mobilitazione del 2 giugno
La mobilitazione del 2 giugno deve dare un segnale forte. Con Salvini «ci siamo sentiti, ci vedremo penso. Tutti siamo consapevoli che la manifestazione ha un senso le la facciamo insieme. Ho chiamato Berlusconi, sono ottimista che si possa fare una cosa tutti insieme».
Al centrodestra «darei la sufficienza sicuramente, uno striminzito sette meno. Penso si possa lavorare meglio insieme. Dorse la stampa ci ricama sopra», afferma la Meloni. «Ma si privilegia quello che divide. Forza Italia torna ogni giorno sul Fondo salva Stati. Si può sicuramente far meglio. Però nella pratica sui temi importanti la sintesi la troviamo».
Meloni e il problema Fca
Quello di Fca è «un problema complesso perché Fca è comunque una azienda che in Italia ha decine di migliaia di dipendenti. Quindi il punto non è capire se sia giusto o non giusto che Fca abbia la garanzia di Stato sul prestito, il problema è a che serve il prestito», dichiara la leader di FdI. «Perché se il prestito mi serve a distribuire dividendi non si può fare. Se il prestito può servire a far camminare e ad aiutare i lavoratori e i fornitori in Italia è tutt’altra vicenda. Visto che Conte fa un dpcm su qualunque cosa e un decreto su qualunque cosa, potrebbe fare un bel decreto per dire quelle risorse le prendi se sono vincolate in Italia. Se no niente».