Ennesimo voltafaccia dei 5 Stelle: “Sì alla regolarizzazione degli immigrati”

Roma, 13 mag – Alla fine il Movimento 5 Stelle si è piegato al Pd e a Italia viva ha detto sì alla regolarizzazione degli immigrati. “Sul tema dei lavoratori stagionali colf e badanti è stato raggiunto un accordo che ritengo soddisfacente, frutto di un testo modificato e migliorato rispetto a quello di domenica scorsa, che accoglie nostre esplicite richieste e mette al centro il lavoro regolare”. E’ l’annuncio del capo politico M5S Vito Crimi, intorno a mezzanotte, dopo un altro giorno di tira e molla sulla sanatoria dei lavoratori stranieri irregolari. Dopo giorni di muro contro muro, con il ministro dell’Agricoltura, la renziana Teresa Bellanova, che aveva minacciato le dimissioni in caso di mancato accordo, e i 5 Stelle contrari alla sanatoria, la maggioranza giallofucsia ha trovato l’intesa (grazie appunto all’ennesimo voltafaccia dei grillini). La misura, come richiesto dalla Bellanova, sarà contenuta nel decreto Rilancio (già dl Maggio, prima ancora dl Aprile) che, salvo contrordini, approderà al Consiglio dei ministri di oggi

Provenzano: “Accordo raggiunto anche per colf e badanti”

Dopo una lunga giornata di trattative, Palazzo Chigi in tarda serata ieri ha annunciato che “il Consiglio dei ministri è rinviato al 13 maggio” ma “l’accordo politico sulle misure contenute nel decreto è stato raggiunto. È ancora in corso il pre-consiglio che ultimerà nelle prossime ore l’esame delle varie norme. L’elevato numero di norme e la complessità di misure sta dilatando i tempi del pre-consiglio”. Ma, viste le fughe in avanti dei giorni scorsi, in cui Pd e Iv parlavano di accordo raggiunto e i 5 Stelle ribadivano che l’intesa non c’era, è stato l’annuncio di Crimi a convincere tutti che stavolta la regolarizzazione degli immigrati ci fosse davvero. “L’accordo sulle regolarizzazioni dei lavoratori è stato raggiunto. Anche per colf e badanti. E anche per gli italiani. Non per le braccia, ma per le persone. Non era questione di bandierine, ma di dare risposte a chi aspettava da tempo legalità e diritti”. Commenta su Twitter il ministro per il Sud, il dem Peppe Provenzano.

Che cosa prevede la misura

Nel dettaglio, a quanto pare, l’accordo sulla regolarizzazione degli immigrati conferma le misure per l’emersione del lavoro nero e la concessione dei permessi di soggiorno temporanei, di sei mesi, legati al contratto per chi può dimostrare che ha già lavorato in Italia. Ma, come chiedevano i 5 Stelle, sono stati esclusi gli scudi penali per i datori di lavoro condannati per caporalato o reati come lo sfruttamento della prostituzione e l’immigrazione clandestina.

Bellanova: “Senza accordo non ci sarebbe più una maggioranza”

A dare il polso di come i 5 Stelle alla fine siano stati costretti a cedere pur di salvare la poltrona è la stessa Bellanova, intervistata da Repubblica: “Lo stralcio non esiste. Se così fosse, non ci sarebbe più una maggioranza“. Il ministro dell’Agricoltura – che ha una vera fissazione per gli immigrati – dà per scontato che stavolta i grillini non ci ripenseranno, “alla fine abbiamo trovato una sintesi. Condivisa dal reggente del M5S Crimi. Non è che si sono incontrati quattro amici al bar: si tratta di un’intesa politica raggiunta al massimo livello. Spero che nessuno la voglia mettere in discussione“.

Il dato politico è che la maggioranza giallofucsia ha tenuto in ostaggio le misure economiche per famiglie e imprese per giorni perché non trovava la quadra sulla regolarizzazione di immigrati senza permesso di soggiorno. Insomma, per Conte, Bellanova e Crimi vengono prima i clandestini.

Adolfo Spezzaferro

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