Silvia Romano, la somala Maryan Ismail: “Immorale e devastante. Quello non è Islam e la tua conversione non è libertà”
Pubblichiamo la lettera che Maryan Ismail, somala in Italia da 35 anni e docente di antropologia dell’immigrazione, ha inviato a Silvia Romano dopo la sua liberazione e l’annuncio della conversione all’Islam.
Ho scelto il silenzio per 24 ore prima di scrivere questo post. Quando si parla del jihadismo islamista somalo mi si riaprono ferite profonde che da sempre cerco di rendere una cicatrice positiva. L’aver perso mio fratello in un attentato e sapere quanto è stata crudele e disumana la sua agonia durata ore in mano agli Al Shabab mi rende ancora furiosa, ma allo stesso tempo calma e decisa. Perché? Perché noi somali ne conosciamo il modus operandi spietato e soprattutto la parte del cosidetto volto “perbene” . Gente capace di trattare, investire, fare lobbing, presentarsi e vincere qualsiasi tipo di elezione nei loro territori e ovunque nel mondo. Insomma sappiamo di essere di fronte a avversari pericolosissimi e con mandanti ancor più pericolosi.