Cig, il governo sbaglia i conti: mancano 2,8 miliardi

Non ci sono piรน soldi per coprire i tre ammortizzatori sociali previsti dal decreto Cura Italia dello scorso 17 marzo.
I 5 miliardi stanziati dal governo per garantire la cassa integrazione ordinaria, in deroga e quella per lโassegno ordinario erogato dal Fondo integrazione salariale sono andati esauriti.
La misura era stata pensata per supportare vari settori economici vessati dalla crisi provocata dal Covid-19: dal mondo dellโindustria allโedilizia, dal turismo al terziario passando per le piccole imprese. Il problema, sottolinea Repubblica, รจ uno: la coperta offerta dal governo si รจ rivelata troppo corta. Il risultato รจ che gli uffici della Ragioneria hanno stimato un buco dal valore di 2,8 miliardi di soldi necessari ma non coperti.
Soldi finiti
La situazione รจ alquanto paradossale perchรฉ da un lato lโesecutivo continua (e ha continuato) a promettere aiuti a pioggia un poโ a tutti, ma dallโaltro non riesce a coprire neppure gli ammortizzatori di marzo. Basti pensare che negli ultimi giorni imprese e datori di lavoro non riescono neppure a inserire la domanda di cig ordinaria o Fis allโInps.
Quando qualcuno prova ad accedere al sistema, si vede comparire sullo schermo del computer un messaggio ben preciso: โLimite stanziamento statale di 1,347 miliardi raggiuntoโ. Lโesecutivo aveva previsto una platea formata da 8,5 milioni di lavoratori ma la soglia รจ stata probabilmente stata superata; e chi รจ rimasto fuori โ va da sรจ โ rischia di non potersi accontentare neppure delle briciole. Lโaltra spiegazione plausibile รจ che le ore da coprire con cig fossero superiori rispetto a quanto previsto.
Fin qui lโerrore di sistema era stato gestito alla perfezione, visto che il governo si aspettava di varare il decreto aprile per coprire il โbucoโ. Il fatto รจ che, tra burocrazia e dissidi politici, lโiter sul nuovo dl รจ andato per le lunghe e la falla di sistema รจ emersa dallโombra.
Altri 15 miliardi
Per certi versi รจ ancora piรน complessa la situazione inerente alla cassa integrazione per le aziende sotto i 5 dipendenti, lasciate senza altre protezioni. Pare che fin qui soltanto un lavoratore su cinque sia riuscito a intascare i denari. Calcolatrice alla mano, fanno 122mila su un totale di 641mila. Ma le Regioni giurano che i richiedenti sarebbero addirittura 1,3 milioni.
Si attende adesso la venuta del dl Rilancio, che dovrebbe prevedere il raddoppio della durata dei tre ammortizzatori citati (da 9 a 18 settimane) e uno stanziamento di 15 miliardi per coprire ogni buco. Su questo si sta per accendere una discussione con i sindacati. E giorno dopo giorno la situazione economica del Paese รจ sempre piรน preoccupante.