Ricominciano i suicidi. Imprenditore si impicca a Napoli nel suo negozio. Il governo si dia una mossa
Suicidi, si ricomincia. Si è tolto la vita impiccandosi nel suo negozio in via Murelle, nel quartiere Barra, zona orientale di Napoli. A.N., imprenditore di 57 anni residente a Cercola (Napoli). Titolare di un mobilificio, ha lasciato una lettera rivolta ai familiari per spiegare le ragioni del suo gesto. Dietro al quale potrebbero esserci le difficoltà economiche nelle quali versava l’azienda, diventate insopportabili negli ultimi mesi a causa del coronavirus. A dare l’allarme è stato un familiare, sul posto sono giunti i sanitari che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, la moglie avrebbe confermato alle forze dell’ordine che il marito era angosciato per il futuro della sua azienda, le cui attività erano ormai ferme da alcuni mesi.
Suicidi, il cordoglio di Conte
Durante la riunione con Rete Imprese Italia, il premier Giuseppe Conte ha riferito ai partecipanti la “dolorosa notizia” del piccolo imprenditore di 57 anni che si è tolto la vita nella notte, a Napoli, impiccandosi nel capannone della sua ditta, provato dallo stress dovuto alla crisi economica innescata dal Covid-19. “Non conosciamo ancora i dettagli di questa vicenda – ha detto il presidente del Consiglio ai rappresentanti di commercianti e esercenti in conference call, riferiscono alcuni presenti – siamo vicini alla famiglia” dell’uomo, che lascia la moglie e una figlia.
Imprenditore a Bologna salvato dai carabinieri
E negli ultimi giorni ci sono stati altri episodi di suicidi o tentati suicidi. Un operaio dlela Arcelor Mittal, sotto presisone per il suo posto di lavoro, si è tolto la vita. E’ stato invece salvato pochi giorni fa dai Carabinieri della Stazione di Calderara di Reno (Bologna) un imprenditore italiano che aveva manifestato l’intenzione di suicidarsi a causa dei problemi economici sopraggiunti per via dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 che l’avevano costretto a fermare l’attività industriale, aumentando i debiti e bloccando le entrate.
Catanzaro, non riesce a pagare le bollette, voleva uccidersi
Voleva suicidarsi a causa di difficoltà economiche, per avere perso lavoro a seguito delle restrizioni imposte per l’emergenza coronavirus. L’ha salvato la Polizia stradale a Catanzaro. Nel corso di un ordinario servizio di pattugliamento,gli agenti hanno notato una vettura effettuare un’inversione pericolosa. Hanno fermato l’auto e identificato il conducente. Uun uomo di anni 40, in evidente stato di disperazione e forte disagio emotivo. Ha detto loro di essere in grosse difficoltà economiche e ha manifestato l’intenzione di suicidarsi non riuscendo più a giustificare ai propri familiari l’impossibilità di saldare le bollette delle utenze domestiche.