Code in stazione, file in metro, traffico e runner: così le città ripartono

La fase 2 è ufficialmente partita: gli italiani potranno godere di un parziale allentamento delle misure restrittive imposte dal governo diverse settimane fa per tentare di contenere la diffusione del Coronavirus. Nelle varie città sono iniziati i primi spostamenti: torneranno al lavoro 4,4 milioni di persone.

Saranno consentite le visite ai congiunti, le passeggiate e le attività motorie all’aperto. Sarà possibile anche recarsi presso il proprio domicilio, abitazione o residenza anche se ci si trova in un’altra Regione. Non a caso si registrano già le prime code nelle stazioni: sul Milano-Napoli, il Frecciarossa delle ore 7.10, sono saliti 192 viaggiatori. I controlli si sono svolti in maniera ordinata, con le persone munite di mascherina e rispettose delle distanze di sicurezza. In molti sono diretti in Campania e in Puglia e saranno costretti a cambiare treno a Roma per raggiungere la destinazione. Fase 2, i controlli alla stazione centrale di MilanoPubblica sul tuo sito

Sui mezzi di trasporto, in particolar modo per quanto riguarda bus e metro, la capienza è stata praticamente dimezzata: al momento non è stata segnalata alcuna criticità sul numero dei passeggeri a bordo. Sono state riaperte anche le aree gioco, recintate e costantemente sorvegliate dai vigili urbani per garantire l’osservanza delle nuove disposizioni. Buone notizie anche per i runner, che non hanno perso tempo per (ri)mettersi le scarpe da ginnastica e tornare a correre e a fare jogging.

“Situazione ok a Milano”

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha voluto commentare le prime ore di riapertura della città: “La situazione stamattina è ampiamente sotto controllo”. Nei prossimi giorni il livello dell’attenzione dovrà restare alto: c’era molta preoccupazione per l’avvio della fase 2 “ma il servizio è stato buono e soprattutto i milanesi si sono comportati in maniera molto diligente”. Poche persone rispetto alla norma a Cadorna: davanti alla stazione, caratterizzata dalla presenza di forze di polizia per indirizzare i passeggeri nel percorso guidato, vi sono bici e monopattini inutilizzati e tram quasi vuoti. Milano, code e controlli in stazione Centrale

Pochi pendolari a Bergamo, la città più colpita dall’emergenza Covid-19 in Italia, all’ora di punta: i treni delle 7.02 e delle 7.16 avevano a bordo rispettivamente una quarantina e una ventina di passeggeri. A essere lievemente più affollati sono stati i treni provenienti da Calusco e da Lecco. In A1 tornano le auto tra Lombardia ed Emilia-Romagna: il passaggio di mezzi si è intensificato in particolar modo in direzione Sud. Ora oltre ai tir vi sono anche le macchine.

I runner invadono Torino

Il Parco del Valentino è stato invaso non solo dai runner, ma anche dai proprietari di cani che hanno colto l’occasione per trascorrere del tempo in compagnia del proprio cucciolo. Per le strade del centro storico si è registrato un notevole incremento del numero di auto in circolazione. Molti negozi restano chiusi, eccezion fatta per i minimarket e per qualche bar e caffetteria che praticano il food delivery. In città si sono registrate già le prime code e i primi incidenti: due scontri in zona Sito-Interporto hanno provocato rallentamenti e tre feriti, uno dei quali molto grave.

Anche i torinesi, in occasione della partenza della fase 2, sembrano molto rispettosi delle nuove regole: sui mezzi pubblici si registra una bassa presenza di passeggeri. Gtt, l’azienda di trasporto pubblico, ha stabilito che bisognerà garantire ingressi contingentati e il rispetto dei percorsi da seguire su bus e metropolitana. Sugli autobus da 12 metri è consentita la salita a bordo di 20 persone; su quelli da 18 metri ne possono salire 30.

A Roma la metro fa paura

A Roma sono scattati fin da subiti i controlli nei principali snodi ferroviari, presso i capolinea di bus, nelle fermate metro, all’esterno dei locali e nei parchi. Più passeggeri in transito alla stazione Termini, dove si è recata Paola De Micheli (dalle ore 8.00 alle 8.45) per osservare la situazione del trasporto pubblico locale. Poi il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, per andare al lavoro al dicastero situato a Porta Pia, è salito sull’autobus 90 express. In alcune strade dalla Capitale c’è un maggior flusso di persone.

Diverse persone camminano e corrono a Villa Pamphili, mantenendo comunque il distanziamento. Come riportato dall’Ansa, un agente immobiliare ha lamentato che deve necessariamente prendere la metro per raggiungere l’ufficio: “Questo mi preoccupa un po’, è il primo giorno che torno al lavoro dopo due mesi, ho un po’ paura ma non posso fare diversamente”. I volontari della Croce Rossa continuano a misurare la temperatura corporea a chi scende dai treni. Le Ztl (centro, Tridente e Trastevere) sono aperte ma tornano le strisce blu a pagamento.

Timori alla Whirlpool di Napoli

Il traffico in città e sulla Tangeziale appare intenso ma piuttosto scorrevole. Al momento non si registrano affollamenti anche perché i mezzi di trasporto sono utilizzati solo da lavoratori e non da studenti. Sui treni della Circumvesuviana, che collegano la provincia con Napoli, molti posti a sedere sono sigillati. Allo stazionamento dei bus dell’Azienda napoletana mobilità in piazza Garibaldi l’affluenza di viaggiatori è sostenuta: a bordo massimo 20 persone, niente fermate durante il percorso e per questo qualche pendolare è stato costretto ad attendere le corse successive.

“Il clima a via Argine? Da un lato c’è la preoccupazione di rientrare in una situazione Covid-19 ancora non tranquilla, dall’altro c’è la paura, ancora più grande, di perdere il posto di lavoro, perché l’azienda ancora continua a dire che il 31 ottobre a Napoli smette di produrre”. Qui i dipendenti della Whirlpool hanno partecipato a un corso di formazione ricevendo un kit con detergente, guanti e mascherine. Una lavoratrice dello stabilimento ha avvertito: “Noi non ci arrendiamo, decideremo quali azioni da mettere in campo per far sentire la nostra voce, sempre nel rispetto del protocollo governativo”.

Più movimento a Bologna

Controlli serrati di carabinieri, polizia ed esercito in piazza Maggiore. In centro a Bologna si registra più movimento del solito: runner, mamme con i figli e fattorini. Per salire sui mezzi pubblici non ci sono code, che invece si sono formate per entrare in banca o negli uffici. Tutti con mascherine e pochi con i guanti alla stazione centrale: chi è in fila alle biglietterie automatiche è ben distanziato dagli altri, sotto la sorveglianza di vigilanzae e Polfer. Non vi è alcun assembramento al Parco dei Cedri, grande area verde tra San Lazzaro di Savena e Bologna: non si notano più di due persone insieme.

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