Fase 2, Franco Bechis smonta le linee guida del governo Conte: “Sfioriamo il ridicolo, chi stabilisce gli affetti stabili?”
Doveva essere il giorno della chiarezza, è stato l’ennesimo delirio. Lo scrive Franco Bechis riguardo alle linee guida del governo per affrontare la fase 2, che parte da lunedì 4 maggio. Invece di chiarire ogni dubbio, Palazzo Chigi è riuscito nell’impresa di generare ulteriore confusione con le sue auto-domande e conseguenti auto-risposte. “Ci voleva abilità – ironizza il direttore de Il Tempo – ma ce l’hanno messa tutta: sono riusciti a rendere ancora più oscuro cosa si possa e non possa fare. Esempio: si può fare attività motoria e andare anche nei parchi. Ma è vietatissimo fare una passeggiata. E allora cosa intendono per attività motoria?”.
Molto dibattuta anche la questione dei congiunti, ai quali sarà possibile far visita all’interno della stessa regione: in questa categoria rientrano anche gli affetti stabili. “Quali? Boh, ieri la presidenza del Consiglio ha chiarito che non possono essere gli amici – scrive Bechis – in quel caso si verrebbe multati. Il campo si restringe quindi a fidanzati e fidanzate. E se l’innamoramento è recente, il rapporto nato alla vigilia della pandemia? Multa? E se con il compagno o la compagna con cui non si convive il rapporto è da tempo burrascoso fatto di molti litigi? Verrebbe ritenuto un ‘affetto instabile’ passibile di sanzione?”.
Domande che il direttore de Il Tempo pone per far capire che “stiamo sfiorando il ridicolo”, al punto da lanciare una provocazione: “È talmente ridicolo quello che hanno scritto nel dpcm e nelle loro auto-domande e auto-risposte, che si può reagire nello stesso modo loro: prendendoli per i fondelli. Basterà dire quel che vigili, poliziotti e carabinieri vogliono sentirsi dire e poi fare quello che preferite: voglio vedere – conclude Bechis – chi va a verificare se quell’affetto stabile che dici di andare a visitare in realtà è un amico”.