Fase 2, Luca Zaia non ritira le ordinanze: “Le battaglie legali non servono”, respinte le richieste di Conte
Dopo Jole Santelli e la Calabria, anche il Veneto con Luca Zaia certifica la “ribellione” alle minacce del governo sulla Fase 2. Già, perché le regioni che vogliono ripartire più in fretta dopo la prima fase del coronavirus, sono state diffidate da Francesco Boccia e dall’esecutivo dal farlo, insomma è stato loro intimato di ritirare le ordinanze “aperturiste”. E proprio come la Santelli, Luca Zaia ha detto chiaro e tondo che le ordinanze della regione Veneto “non sono in contrasto con il Dpcm ma vogliono portare un principio di buon senso e rispetto nei confronti del cittadino”. Il governatore aggiunge che “le battaglie legali non portano a nulla. Non facciamo ordinanze per cercare prove muscolari o per buttarla in politica. A me sembra che il ministro Boccia, in rappresentanza del Governo, abbia compreso le nostre volontà”, ha concluso il Doge.