Mes, ecco la “sorveglianza rafforzata” per l’Italia. Ma non era senza condizionalità?
Roma, 30 apr – Se l’Italia dovesse accedere al Mes cosiddetto “light” per le spese sanitarie dell’emergenza coronavirus scatterebbe una pericolosa “sorveglianza rafforzata” da parte della Commissione Ue e della Bce. Ecco svelata la trappola: sarà pure senza condizionalità – come ripetono il premier Conte, i dem (e Berlusconi) – ma il Meccanismo europeo di stabilità prevede di fatto la Troika (mancherebbe il Fmi), che ci farebbe i conti in tasca e deciderebbe come dovremmo restituire i soldi. Quindi anche il cosiddetto Mes sanitario ci metterebbe nel mirino dei tecnocrati di Bruxelles, che potrebbero commissariare la nostra economia. Proprio quello che il Primato Nazionale vi sta ripetendo da tempo.
Ecco la clausola-trappola: “Accesso al Mes in accordo con le regole del Two Pack”
A rivelare la clausola-trappola del contratto per il Mes sanitario (36 miliardi per l’Italia) è Repubblica, che cita il “Term sheet” (l’elenco delle condizioni) preparato dal direttore generale del Fondo salva Stati, il tedesco Klaus Regling, che è stato inviato ieri sera in via riservata alle cancellerie dell’eurozona. Un documento in tredici paragrafi che sarà oggetto dei negoziati dei governi da qui fino all’8 maggio, quando i ministri delle Finanze dei Paesi Ue saranno chiamati al via libera finale. Ebbene, nell’accordo sul Mes sanitario si legge che “i partner che richiederanno l’attivazione si devono impegnare a usare i fondi per finanziare i costi sanitari diretti e indiretti, cure e prevenzione” relativi alla pandemia di Covid-19. Ancora, il Mes sanitario sarà a disposizione “di tutti i governi” con una valutazione sulla sostenibilità del debito condotta dalla Commissione ex ante e su tutti i Paesi della zona euro. I Paesi che vorranno accedere al Fondo dovranno sottoscrivere un “Pandemic response plan” identico per tutti. Ma è nel passaggio finale che si annida la trappola: “La Commissione europea chiarirà monitoraggio e sorveglianza in accordo con le regole del ‘Two Pack‘“, sulla sorveglianza di bilancio per i Paesi in gravi difficoltà di stabilità finanziaria (tra cui l’Italia). Si tratta di un passaggio obbligato dal Trattato del Meccanismo europeo di stabilità che implica una “sorveglianza rafforzata” da parte della stessa Commissione Ue e della Banca centrale. La Troika, praticamente. Altro che niente condizionalità, quindi.
Salvini: “Vigilanza rafforzata mi preoccupa, meglio Buoni del Tesoro nostri”
“Sono mesi che diciamo che i soldi del Mes non ce li danno gratuitamente. Prodi, Berlusconi, Zingaretti, Renzi dicono ‘prendiamo i soldi del Mes, tanto non c’è nessuna condizione’. Invece oggi Repubblica, che è un giornale che notoriamente simpatizza per la sinistra, scrive che se l’Italia aderisce al Mes ci sarà una vigilanza rafforzata sui nostri conti, allora mi preoccupo davvero”. Così Matteo Salvini, ospite di Telelombardia. “L’Italia lasci perdere il Mes – dice il leader della Lega, da sempre contrario al ricorso al Fondo salva Stati – ed emetta invece 35 miliardi di Buoni del Tesoro ‘esentasse’ per finanziare la fase 2. Molto meglio Buoni del Tesoro nostri, sarei più tranquillo”.
In attesa delle reazioni a questa condizionalità del Mes messa nero su bianco (i 5 Stelle inizialmente contrari avevano detto che avrebbero potuto accettarlo, se senza condizioni), immaginiamo le “supercazzole” del premier Conte che – rimasto senza “potenza di fuoco” dopo il Consiglio europeo – proverà a “rifilarci” la trappola Fondo salva Stati dicendo che alla fine essere sorvegliati speciali non è poi così grave.
Adolfo Spezzaferro