Mes, la base del M5S si ribella: “Traditori, fateci votare su Rousseau”
Le continue piroette del Movimento 5 Stelle hanno fatto perdere la pazienza anche agli elettori pentastellati più convinti. A infastidire sono soprattutto le “prese in giro”: gli errori commessi vengono tralasciati e si portano in evidenza “solo mezzi risultati, tra l’altro anche travisati a loro piacimento”
La causa della furia della base grillina va trovata nella parola Mes: il timore è che alla fine ci si piegherà alla posizione del Partito democratico e si accetterà il fondo salva-Stati “per amore della poltrona”. Perciò la richiesta è chiara: “Fateci votare su Rousseau se approvare o meno il Meccanismo europeo di stabilità”. Deputati e senatori gialli vengono ormai considerati dei “veri e propri traditori”, che hanno cambiato totalmente i loro principi, le loro battaglie e i loro ideali “solo per uno stupido compromesso con il Pd, che fino a pochi mesi fa veniva considerato il male assoluto”.
L’alleanza di governo con i dem non è stata mai del tutto digerita dai votanti 5S, che ora vogliono avere voce in capitolo sull’esito “disastroso” ottenuto dal premier Giuseppe Conte al Consiglio europeo. Certamente l’avvocato ha avuto delle importanti aperture sul Recovery Fund, ma restano ancora da definire tempi, importi e modalità di finanziamento. “I soldi servono adesso, non tra qualche mese”, tuonano a chiare lettere. Anche al termine dell’Eurogruppo non erano mancate critiche nei confronti del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, difeso a più riprese pure dagli alleati. Mentre nella base considerano incomprensibile questa presa di posizione: “Risultato storico? Qui c’è aria di fregatura e quelli che noi abbiamo votato incassano tutto senza alzare la testa”.
“Basta con le giravolte”
Diversi elettori grillini hanno confidato a ilGiornale.it la loro totale delusione verso i pentastellati: “Siamo stufi delle vostre ripetute giravolte. Che fine ha fatto l’animo battagliero che dall’inizio ci ha contraddistinto? Perché vi siete piegati?”. L’opzione di ricorrere alla piattaforma Rousseau non è stata esclusa da Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri: “Sicuramente se decideremo di accedere a qualche strumento coinvolgeremo una discussione pubblica, magari anche la piattaforma Rousseau, ma la decisione avverrà coinvolgendo tutti gli italiani”. Era stata Giorgia Meloni a provocare il M5S, chiedendo un voto sulla piattaforma: “Ma quando si vota sulla piattaforma Rousseau sul Mes? Sono curiosa di sapere cosa ne pensa la base grillina dell’apertura fatta dal M5S. O questa volta niente democrazia diretta?”.
Tuttavia la base del Movimento 5 Stelle chiede ancora di più. Nella giornata di ieri la Lega ha depositato una mozione di sfiducia individuale a Roberto Gualtieri, con Matteo Salvini primo firmatario, a causa dell’esito “estremamente insoddisfacente” dei negoziati in Ue per garantire un sostengo finanziario all’Italia. Gli elettori 5S hanno avvertito: “Vi siete riempiti la bocca di democrazia diretta. Ora che fine ha fatto?”. Effettivamente è stato sempre ribadito che ogni decisione sarebbe stata condivisa e promossa prima dagli iscritti. “Siamo pronti a votare a favore della sfiducia verso Gualtieri. Sarete coerenti o non avrete il coraggio di chiamarci in causa perché così potrebbe cadere il governo?”.
il giornale.it