Povia rivisita “Bella ciao”. Ma non vi accorgete che l’invasione continua ancora oggi? (video)
Stavolta in cantautore milanese Povia l’ha fatta grossa. Sì, perché alle 15 ha cantato una parodia, anzi, una rivisitazione di Bella ciao, canto popolare che non fu mai dei partigiani. Ma di cui adesso i sedicenti antifascisti si sono appropriati. In contrapposizione a Bella ciao che la sinistra aveva minacciato di cantare dai balconi alle 15, Povia insomma oppone Italia ciao. Il cantautore milanese da sempre non fa mistero di non apprezzare la retorica e la narrazione della sinistra, ad esempio sul dramma degli esuili istriani o delle foibe.
Povia rivisita “Bella ciao”
E così stavolta ha proposto la canzone-risposta a Bella ciao, facendo infuriare gli antifascisti, che si sono visti dissacrare quello che loro considerano un dogma intoccabile, la canzone cioè che i partigiani in realtà non hanno mai cantato. Povia senza dubbio ha il merito di voler tentare di aprire gli occhi ai fan della resistenza e della liberazione, sostenendo che non è che adesso poi si stia tanto meglio di prima. Solo che è un’invasione più subdola, della quale nessuno si rende conto. Inutile dire che il video di Povia è già diventato virale sul web.
“Farò arrabbiare qualcuno ma è la verità”
Scrive Povia: “Farà arrabbiare qualcuno ma.. è la verità, perciò la dovreste diffondere a macchia d’olio. Buon 25 aprile fanciulli e fanciulle e buona festa di San Marco. #libertà”. Ma ecco il testo della canzone: “Questa mattina mi sono svegliato, Italia ciao, Italia ciao, Italia ciao, ciao, l’americano ci ha liberato e ha cacciato l’invasor. Passano gli anni, e poi i decenni, Italia ciao…, si parla ancora di quel ventennio e non ti accorgi del black out. E non vedi che l’invasore, è ancora qui: un nuovo Hitler, giacca e cravatta, che ti bacchetta da Bruxelles. E’ sostenuto da ogni governo che dice che non c’è più guerra da settant’anni, però c’è sempre povertà”.
Povia accusa: quel regime è ancora qua
Povia prosegue nel suo j’accuse: “Chiudono aziende, ci son suicidi, Italia addio… disoccupati sottopagati costretti a dire sempre sì. Crollano i ponti, anche le strade, Italia ciao… e quesùi paesi terremotati son sempre lì che aspettano…” . Povia poi elenca gli altri mali del belpaese e attacca l’Europa germanocentrica. E conlcude: “Italiano non ti accorgi che quel regime è ancora qua e che piano piano con il sorriso ti toglierà la libertà”.