Cosa si potrà fare dal 4 maggio

Se tutto andrà bene e non ci saranno clamorosi ripensamenti dell’ultim’ora, da lunedì 4 maggio sarermo tutti un po’ più “liberi”

È quella la data scelta dal governo per l’avvio della tanto attesa fase 2.

Le regole

I cambiamenti più importanti per il singolo cittadino saranno fondamentalmente due: non sarà più necessaria l’autocertificazione per uscire da casa e ci si potrà spostare all’interno della propria Regione. Libertà significa comunque rispettare alcune regole di base fondamentali che dai primi di marzo fanno ormai parte del nostro quotidiano: distanza di almeno un metro tra una persona e l’altra, indossare la mascherina nei luoghi chiusi e quando non si può stare lontani, divieto di assembramento.

I dubbi della fase 2

Sabato 2 maggio è il giorno designato dal premier Conte per illustrare agli italiani tutti i passaggi chiave della nuova fase dopo la riunione decisiva che terrà con il comitato tecnico-scientifico: sono ancora molti i dettagli da limare ed i punti interrogativi, tra i quali l’uso delle mascherine all’aperto (non sarà obbligatorio indossarle), la riapertura dei parchi pubblici ed il calendario di negozi e ristoranti.

Se, quindi, sarà possibile spostarsi da una città all’altra, allo studio l’ipotesi che consente i viaggi esclusivamente nelle regioni confinanti. Inoltre, come si legge sul Corriere, se da un lato Conte è orientato ad abolire l’autocertificazione, il fronte dei no insiste per conservarla, anche in forma più blanda. Chi si trova in quarantena o è positivo e viene beccato in giro, rischia una denuncia per procurata epidemia.

Le riaperture

Dopo la già avvenuta riapertura delle librerie, con la fase 2 riapriranno i musei, biblioteche ed archivi (18 maggio). Prima, però, da lunedì 27 aprile torneranno in attività le grandi aziende strategiche nei settori automotive, moda e produzione di macchine agricole industriali. Quel giorno scatterà anche il via libera per le imprese manufatturiere, le costruzioni ed i servizi necessari a queste filiere. Ancora chiuse le scuole per gli studenti ma aperte per lavori di ristrutturazione.

Parchi: gli esperti si dividono

Le passeggiate saranno consentite senza l’obbligo di rimanere nei pressi della propria abitazione ma evitando di stazionare in un luogo a meno che non ci sia la giusta distanza di sicurezza. Situazione più complessa per parchi e ville: le riapriamo o no? Il ministro Speranza è favorevole purché gli spazi verdi siano bene organizzati ma il Comitato tecnico scientifico frena suggerendo, piuttosto, passeggiate al mare, in campagna ed in spazi più aperti così da evitare gli assembramenti nei giardini pubblici.

Lo sport, sì agli allenamenti individuali

Si potrà andare a correre o in bicicletta anche lontano da casa a patto di essere da soli o mantenendo la distanza di sicurezza di almeno due metri. Nella fase 2 saranno permessi, quindi, gli allenamenti individuali e si potrà anche andare nei centri sportivi delle società. Per quanto riguarda gli anziani, non saranno costretti a stare in casa ma, nel nuovo Dpcm, saranno contenute forti raccomandazioni per la tutela delle persone più a rischio per età o patologie.

il giornale.it

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