Salvini: «Vergogna, con la scusa del virus il governo sta scarcerando i mafiosi». Ecco chi sono (video)
I capimafia detenuti al 41bis cominciano in questi giorni di emergenza Coronavirus, uno dopo l’altro, a lasciare il carcere. Sono stati riconosciuti colpevoli di associazione mafiosa. Alcuni di loro sono ritenuti autori di omicidi, estorsioni, violenze. Considerati esponenti di spicco di Cosa nostra. Per loro i giudici avevano stabilito il regime del 41 bis. Fino a un decreto e una circolare emanati per fare fronte all’emergenza Coronavirus nelle carceri. Assurdo.
Tra gli effetti collaterali del Covid-19 c’è anche questo scempio. Il giudice di sorveglianza ha concesso gli arresti domiciliari, sostenendo i motivi di salute, al capomafia di Palermo Francesco Bonura, 78 anni. E’ considerato uno dei boss più influenti e pericolosi. E’ stato condannato definitivamente per associazione mafiosa a 23 anni. Tra i boss che potrebbero ottenere lo stesso beneficio, c’è anche Leoluca Bagarella: l’uomo responsabile di alcune pagine buie della storia italiana. Come l’omicidio di Boris Giuliano, la strage di Capaci e l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo.
Chi sono i mafiosi che saranno scarcerati
La notizia, anticipata da alcune testate giornalistiche, è stata confermata. Poi rilanciata dal leader della Lega Matteo Salvini con un video su Facebook. “Ne stanno combinando di tutti i colori nel nome del virus”, dice. “Ma questa è una vergogna nazionale. Rischiano di tornare a casa personcine come Nitto Santapaola, Pippo Calò, Leoluca Bagarella”.
“La circolare del governo è una vergogna nazionale”
Per Salvini “Non si possono cancellare decenni di lotta alla mafia nel nome del virus. Con un decreto del governo, che è una vergogna nazionale. Li fermeremo fuori e dentro il Parlamento. Io non ci sto. Spero che chi è al Quirinale intervenga, la lotta alla mafia Mattarella la conosce sulla sua pelle”. “Ti fermano pure se sei un pony express, mentre gli unici che possono uscire sono i mafiosi condannati al 41 bis”. Commenta a ‘Fuori dal coro’, su Rete 4. “I mafiosi – chiede – lasciamoli a marcire in galera”.
Potrebbero seguire le sue orme anche i boss Leoluca Bagarella (che sta spingendo da tempo per avere gli arresti in casa) i Bellocco di Rosarno, Pippo Calò, Benedetto Capizzi, Antonino Cinà, Pasquale Condello, Raffaele Cutolo, Carmine Fasciani, Vincenzo Galatolo, Teresa Gallico, Raffaele Ganci, Tommaso Inzerillo, Salvatore Lo Piccolo, Piddu Madonia, Giuseppe Piromalli, Nino Rotolo, Benedetto Santapaola e Benedetto Spera.“