Travaglio e l’Eni “occupata”. FdI: “Abbuffata di poltrone per gli amici del governo”
Un curriculum notevole, nel quale spicca anche un incarico attuale molto “pesante” politicamente: la presenza nel board del Fatto Quotidiano, il giornale diretto da Marco Travaglio. Lucia Calvosa, docente e manager romana, da oggi si siederà sulla poltrona della presidenza dell’Eni, grazie all’ultimo valzer di nomine sull’asse M5S-Pd.
Una strana coincidenza che a molti non è sfuggita. Preceduta da uno strano attacco di Travaglio all’amministratore delegato di Eni Mario Descalzi. Mai come in questa fase il Fatto Quotidiano ha schierato i suoi giornalisti in difesa del governo Conte. Ogni mattina, sul giornale, e ogni sera, in tv, i vari Travaglio e Scanzi vengono schierati sulle principali televisioni in veste di difensori del “carrozzone” di governo. Attaccando, con poca eleganza e scarso senso della realtà, la Lombardia “leghista”, colpevole, secondo i travagliani, di aver ucciso più persone dello stesso coronavirus.
Lo scontro tra Travaglio e Sansonetti
La nomina di Lucia Calvosa alla presidenza di Eni ha scatenato l’ironia di Piero Sansonetti, direttore del Riformista. “Eni, la più importante azienda italiana sia dal punto di vista politico che economico, è un ente che ha un fortissimo controllo anche sull’editoria e Lucia Calvosa è un membro del consiglio d’amministrazione del Fatto Quotidiano. E questa è una novità assoluta sia nella storia dei conflitti d’interesse che nelle lottizzazioni. Nessuno era mai arrivato ad ipotizzare questo”.
Le nomine del governo Conte
Leonardo Spa. Luciano Carta, Alessandro Profumo, Carmine America, Pierfrancesco Barletta, Elena Comparato, Paola Giannetakis, Federica Guidi, Maurizio Pinnarò, Ivana Guerrera, Novica Mrdovic Vianello. Questi i componenti della lista depositata dal Mef per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione con riferimento all’assemblea degli azionisti di Leonardo S.p.A., convocata per il 13 maggio. Il Ministero è titolare del 30,2% del capitale.
Poste Italiane. Maria Bianca Farina, Matteo Del Fante, Bernardo De Stasio, Daniela Favrin, Elisabetta Lunati, Davide Iacovoni. Questi i componenti del nuovo consiglio di amministrazione di Poste Italiane, indicati dalla lista depositata dal Mef con riferimento alla prossima assemblea degli azionisti di Poste Italiane convocata per il 15 maggio. Il Mef è titolare del 29,26% del capitale e per il tramite di Cassa Depositi e Prestiti di un ulteriore 35%.
Eni. Lucia Calvosa, Claudio Descalzi, Ada Lucia De Cesaris, Nathalie Tocci, Emanuele Piccinno, Filippo Giansante. E’ quanto prevede la lista depositata dal Mef, con riferimento all’assemblea degli azionisti di Eni S.p.A., convocata per il prossimo 13 maggio. Il Mef è titolare del 4,34% del capitale e per il tramite di Cassa Depositi e Prestiti (partecipata all’82,77% dal Mef) di un ulteriore 25,76%.
Nomine, le accuse di Zacconi (FdI)
“Un altro tabù è stato rotto, nelle nomine governative delle principali società italiane: da oggi si possono nominare anche amici, vicini di casa, sodali, prestanome. Infatti ci troviamo di fronte a Cda schizofrenici e cioè formati da persone di altissimo livello, ai quali si affiancano amici, vicini di casa o conoscenti dei maggiorenti di partito, senza alcuna professionalità o esperienza, ma scelti esclusivamente per appartenenza. Sono nomine avvenute, come direbbe Conte, con il favore delle tenebre, senza nemmeno far finta di coinvolgere l’opposizione in un ragionamento strategico quanto mai opportuno vista la crisi economica incipiente. L’unica nota positiva è che l’assalto alla diligenza si è dovuto fermare ai Cda, grazie probabilmente alla ‘moral suasion’ della Presidenza, e i vertici delle Aziende sono stati riconfermati, se si esclude il commissariamento di Eni da parte di Travaglio e del Fatto Quotidiano”. L’attacco è di Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d’Italia.