Coronavirus e 5G, il sospetto del Nobel Luc Montagnier: “Le onde potrebbero aver contribuito al potere patogeno”

Le tesi complottiste sulle origini del coronavirus sembrano prendere il sopravvento. Eppure tra i massimi sostenitori di questi pensieri c’รจ niente di meno diย Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina nel 2008. Secondo ilย professore dellโ€™Istituto Pasteur di Parigi la diffusione del Covid-19 potrebbe essere stata favorita dal lancio della rete 5G in Cina. Ad annunciarlo, creando non poco scalpore, รจ stato lui stesso durante un’intervista al canale televisivo francese,ย Cnews. “Penso che viviamo in un ambiente molto diverso da quello dei nostri antenati. Ci piacciono molto le onde. Comunichiamo con le onde elettromagnetiche. Ma ci sono dei progettiย piรน importanti che faranno sรฌ che saremo ancora piรน circondati dalle onde. Lo ripeto: รจ un argomento da studiare. Si รจ detto che la cittร  di Wuhanย era molto avanti nellโ€™implementazione di antenne 5G. 10.000 antenne sono in questโ€™area. Puรฒ darsi abbiano contribuito al potere patogeno del virusโ€.

Sono giorni infatti che si sussegono le teorie piรน disparate: la prima sostiene che le reti 5G possanoย indebolire il sistema immunitario,ย rendendo quindi piรน a rischio le persone esposte alle onde radio dei ripetitori. La seconda invece afferma che le reti 5G possono facilitare la diffusione di batteri allโ€™interno delle comunitร . “Entrambe le supposizioni – tengono a precisare gli esperti – sono false e mancano di studi scientifici che le confermino”. Anche se non sono del tutto improbabili.

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