Ennesima fuga di Zingaretti e compagni sul giallo delle mascherine: non si presentano in commissione
L’ennesima fuga di Nicola Zingaretti di fronte alle proprie responsabilità. Stavolta è fuggito come presidente della Regione Lazio. Alle 16 infatti era atteso in Commissione di Controllo contabile della Regione Lazio. Insieme a lui erano arresi Gaetano Tulumello, direttore dell’agenzia regionale di protezione civile, che peraltro aveva assicurato la presenza e la giunta di centrosinistra. Ma non si sono fatti vedere. Nessuno. Rifiutando di rispondere o almeno di dare spiegazioni sui numerosi disastri della Regione Lazio in questa dramamtica emergenza, a cominciare dal giallo delle mascherine.
Zingaretti fugge dalle proprie responsabilità
Tutti i consiglieri dell’opposizione membri dell’opposizione erano presenti, in attesa. Ossia Palozzi, Colosimo, Barillari, Ghera, Righini, Simeone, Corrotti, Marelli, Tripodi e Corrado, ma dopo una mezz’ora hanno dovuto prendere atto che non sarebbe venuto nessuno. Così il presidente della commissione Righini ha preso atto che la seduta era andata deserta per diserzione della maggioranza.
Con un comunicato la sinistra ha spiegato perché scappa
Zingaretti e compagni hanno affidato a un comunicato il motivo della loro fuga. Nella nota, accusano Fratelli d’Italia di fare solo polemiche su fake come la storia delle mascherine e quindi non sarebbero venuti. Fatto sta che non hanno accettato il confronto. Righini ha commentato: “La maggioranza pretende di decidere dove, quando e come l’opposizione può fare domande”. L’incredibile vicenda è ben raccontata dal quotidiano romano Il Tempo.
Di cose da spiegare il presidente ne aveva parecchie
Eppure Zingaretti e compagni di cose da spiegare ne avevano: su tutte, come mai i dispositivi di sicurezza mancano ovunque, dopo che lui e il suo assessore avevano giurato che ce ne erano disponibili milioni. Certo, ne servono tante, però come mai le altre regioni d’Italia le hanno trovate e solo il Lazio no? E’ notizia di oggi che due ospedali di Roma, Tor Vergata e Policlinico Umberto rischiano di chiudere i loro Pronto soccorso per carenza di dispositivi di protezione. Ma forse Zingaretti è troppo occupato a trasferire in gran segreto gli immigrati ammalati di Covid-19 al quartiere Capannelle, in un hotel a 4 stelle pagato da noi.