Ue, Fazzolari (Fdi): da Conte sul Mes solo fake news. Ecco i documenti che sbugiardano il premier
Le dichiarazioni sul Mes, spiattellate con rabbia da un Conte furioso ai telespettatori ignari o presi alla sprovvista, sono erronee e strumentali solo a buttare fumo negli occhi di chi non ricorda. O di chi non vuole ricordare. Per fare chiarezza. E rinfrescare la memoria, allora, oggi torna sulla vicenda il senatore di Fratelli d’Italia, responsabile nazionale del programma di FdI, Giovanbattista Fazzolari. Il quale, dalla sua pagina Facebook, spiega chiaramente ed esaustivamente, come e perché «sul Mes da Conte e governo» sono arrivate solo «fake news». E per avvalorare le sue affermazioni, allega a margine delle sue dichiarazioni i documenti utili a comprovare quanto rettificato.
Fazzolari (Fdi): da Conte sul Mes solo fake news
«Governo e forze di maggioranza diffondono fake news sul Mes. Ecco i documenti: “Il trattato che istituisce il MES è stato sottoscritto dai 17 Paesi dell’Eurozona il 2 febbraio 2012. In una nuova versione che supera quella sottoscritta l’11 luglio 2011 (che non è stata avviata a ratifica in nessun Paese dell’Eurozona)”». È solo l’incipit di quanto asserito dal senatore Fdi Fazzolari, sulla base della documentazione a cui rimanda nel suo post che, intanto, ristabilisce la verità cronologica dei fatti. Chiarendo contestualmente quali furono gli attori protagonisti dell’accordo. Tanto che l’esponente Fdi prosegue, sempre facendo appello a fatti e documenti, postando: «Questo è l’inizio della relazione illustrativa del disegno di legge di ratifica del Mes firmata dai ministri Mario Monti e Moavero Milanesi. Ora Giuseppe Conte, il M5S e il Pd chiedano scusa agli italiani per la menzogna diffusa ai quattro venti». Una fake news secondo cui, per Conte, sarebbe stato il governo di centrodestra a firmare «l’attuale Trattato Mes».
I documenti e la verità dei fatti smentiscono Conte
«Il Trattato capestro, tanto caro a sinistra ed europeisti vari – aggiunge e conclude Fazzolari – è stato imposto all’Italia con il golpe finanziario del 2011. Attraverso Mario Monti. Per salvare le banche tedesche con i soldi dei popoli europei». sarebbe più opportuno, allora, chiosa il senatore Fdi, che «invece di gettare fango su Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia e il Centrodestra, Conte pensi a respingere la nuova offensiva tedesca contro gli interessi italiani».