Franco Bechis smaschera Giuseppe Conte: “Mentre l’Italia non aveva mascherine, si è costruito un ospedale a Palazzo Chigi”
Giuseppe Conte ha pensato prima a sé, poi agli italiani. Questa la sintesi dello scoop firmato Franco Bechis e rilanciato su Il Tempo, dove si scopre che a Palazzo Chigi, contro il coronavirus, era stato costruito per tempo una sorta di ospedale. Insomma, il premier ha fatto approvvigionamenti di materiale sanitario, lo stesso materiale che faticava ad essere trovato nel resto d’Italia. “Perché in pieno mese di febbraio, circa due settimane prima che il governo chiedesse a Consip di cercare di fare la stessa cosa per tutti gli altri italiani, sono iniziati con successo gli acquisti di Palazzo Chigi per proteggere Conte e chi lavorava con lui”, fa sapere Bechis. Già, tutta Italia impazziva a cercare mascherine in farmacia e la presidenza del Consiglio ne accumulava scorte pazzesche.
Dunque, nel dettaglio: “Con lettera del 26 febbraio scorso ha acquisito la disponibilità da parte di un’azienda veneta di consegnare entro cinque giorni a trattativa diretta “500 mascherine AP VR FFP3″, al prezzo di 7,98 euro cadauna, consegnate secondo programma da un’ azienda veneta, la Kit ufficio di Scorzè (Ve). Alla stessa data e con gli identici tempi di consegna (cinque giorni) trovate per Conte & c anche 10 mila mascherine chirurgiche a un ottimo prezzo (0,20 euro l’una) assicurato da un’azienda del bergamasco, la Mediberg di Calcinate”. Dunque ai primi di marzo Conte e Palazzo Chigi avevano le protezioni necessarie, solo dopo hanno pensato anche al resto d’Italia, chiedendo a Consip di fare la gara che ha avuto esiti disastrosi.
Ma non è finita. Nell’ultima settimana di marzo l’ordine è stato integrato con una commissione alla bergamasca Mediberg di 32.400 mascherine chirurgiche, al prezzo di 0,20 euro l’una. La stessa azienda a marzo aveva consegnato camici da visitatore non chirurgici. Scorte clamorose, arricchite anche da quanto arrivato da un’azienda del foggiano, la Ceriche Biopharm, che ha consegnato “270 taniche da cinque litri l’una di gel disinfettante al prezzo di 16,50 euro per tanica, e al prezzo di 3 euro l’ uno altri 50 flaconi di sapone antibatterico da 500 ml con dosatore e 130 flaconi di gel disinfettante da 500 ml con dosatore”. Poi le commesse per guanti monouso, camici TNT idrorepellente con rinforzo e addirittura quattro bombole di ossigeno da 14 litri e 7 bombole da 2 litri. Infine, 9mila euro di farmaci extra. Insomma, Conte per quel che lo riguardava si è mosso per tempo, con efficacia e grande anticipo.