Milano, il Comune sospende l’affitto ai campi rom regolari
Per due giorni il sito internet del Comune di Milano, un po’ come successo a quello dell’Inps – giusto per intenderci – è andato in tilt, essendo stato preso d’assalto da tutti quei cittadini che, trovandosi in ristrettezza economica, hanno provato a fare domanda per ricevere i contributi di solidarietà anti-coronavirus.
In soldoni, si tratta di buoni spesa da 150 euro destinati ai più poveri. Allo stesso modo, come registrato da Libero, ha dato più di un problema anche il numero del Comune proposto ai servizi al cittadino. Ecco, nel mentre però la giunta del sindaco Giuseppe Sala ha trovato tempo e modo per muoversi in favore della popolazione rom che vive nel comune di Milano. In che modo? Semplicemente, sospendendo – fino a giugno – tutti gli affitti dei campi nomadi regolari del capoluogo lombardo.
Già, perché in data 6 aprile una determina comunale ha come oggetto: “Sospensione e differimento del pagamento delle tariffe giornaliere per la permanenza e i servizi generali, nelle aree autorizzate di via Negrotto, via Chiesa Rossa, via Bonfadini e del Villaggio Martirano per i mesi di febbraio, marzo, aprile e maggio 2020”.
In tutto questo, peraltro, c’è da aggiungere una cosa, che è la seguente: sono molte le famiglie rom residenti nei campi rom regolari di Milano a non pagare del tutto – o a farlo con bassa-bassissima frequenza – il canone d’affitto (assai ridotte). Insomma, sono tanti gli insolventi. Per esempio, sempre secondo quanto registrato da Libero, nel campo rom di via Martirano – quello che secondo l’allora sindaco Giuliano Pisapia doveva essere “il villaggio rom più bello d’Europa” – appena il 20% della quota dìaffitto totale viene correttamente versata e nei primi anni di attività dello stesso il Comune ha incassato a malapen 5mila euro a fronte dei 25mila dovuti. Insomma, paga appena uno su cinque.Viaggio nel campo rom di via Martirano
Benissimo, ora arriva la sospensione delle rate e per gli introiti di Palazzo Marino cambierà ben poco, visto che nonostante siano estremamente bassi, i canoni non vengono corrisposti correttamente. Infatti, negli accampamenti nomadi legai in città le tariffe sono ridotte al lumicino e sono calcolate in proporzione dei residenti. Per esempio, spiega sempre Libero, “nei campi autorizzati di via Negrotto, Chiesa Rossa e Bonfadini l’ affitto costa 2,50 euro al giorno per un Isee che va da zero a 3mila euro, 3 euro al giorno con un Isee da 3mila a 6mila euro, 4 euro se l’ Isee supera i 6mila euro. Per quello nel Villaggio Martirano le tariffe sono più alte di 50 centesimi per ciascuna fascia Isee”.
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