Le misure anticrisi di Francia, Germania e Spagna inchiodano gli “aiutini” di Conte

Leย misure anticrisiย messe in campo da Germania, Francia e perfino Spagna surclassano a occhi chiusiย quelle fin qui attivate dal governo Conte.

Basta dare un rapido sguardo ai numeri e il gioco รจ fatto.

Mentre Parigi ha mobilitato 45 miliardi, Madrid ha messi sul tavolo 100 miliardi di garanzie e Berlino ne ha stanziati addirittura 1.100, nel nostro Paese i lavoratori non hanno ancora visto un centesimo di quelli promessi dall’esecutivo. Eppure, come sottolinea il quotidianoย La Veritร , la crisi economica provocata dalย nuovo coronavirusย inizia giร  a mordere.

A certificare l’inadeguatezza della ricetta diย Conteย รจ un paper del Servizio studi del Senato. L’oggetto dello studio รจ un’analisi comparata delle misure socioeconomiche adottate dai quattro Paesi citati in questi complicatissimi giorni. Risultato: l’Italia esce con le ossa rotte. Vediamo il motivo.

La Francia ha mosso subito il 2% del suo pil, la Spagna lo 0,7%, pari a 8,9 miliardi, ma il governo iberico ha attivato garanzie pubbliche per prestiti a imprese e lavoratori autonomi fino a 100 miliardi. La Germania, come abbiamo visto, fa partita a sรฉ. Oltre alla legge di bilancio giร  approvata, Berlino ha messo sul tavolo unaย manovraย aggiuntiva che autorizza il governo federale a ricorrere a un indebitamento netto pari a 156 miliardi, ovvero il 4,5% del suo pil.

Un confronto impietoso

Scendendo nel dettaglio, e leggendo sempre quanto scritto nel paper del Senato, notiamo come laย Franciaย non abbia alcun timore ad alzare il suo indebitamento per il 2020 fino al 3,9%, e questo nonostante l’obiettivo di Parigi fosse quello di non sfondare il tetto del 2,2%. In ogni caso le misure attuate da Parigi sono varie: si va dalla spesa sanitaria all’incremento delle coperture assicurative a favore di malati e familiari, dal sostegno ai salari a un cospicuo ombrello di garanzie pubbliche sui crediti concessi dagli istituti bancari.

Laย Spagna, oltre alle inevitabili e immancabili spese sanitarie, ha pensato bene di incrementare i sussidi di disoccupazione. Madrid ha concesso un bonus agli autonomi e garantito una maxi proroga di 6 mesi ai versamenti erariali di Pmi e agli stessi autonomi. Le garanzie pubbliche sono inoltre state ampliate fino ad arrivare a 100 miliardi.

Capitoloย Germania. Berlino ha intenzione di immettere nel settore sanitario 58,5 miliardi, a cui se ne aggiungono 3,5 per materiali di protezione e personale e altri 55 da usare โ€œliberamenteโ€, per un totale di 117 miliardi di euro di incremento della spesa sanitaria. Per quanto riguarda gli autonomi e piccole imprese, sono pronti 50 miliardi di sovvenzioni. Accanto a garanzie per 822 miliardi troviamo poi tante altre misure. Gli argomenti sono i piรน disparati: si va dal concedere liquiditร  alle imprese agli assegni per l’infanzia.

Insomma, Francia, Germania e Spagna, senza aspettare la โ€œsentenzaโ€ dell’Eurogruppo e approfittando della sospensione del Patto di stabilitร , hanno agito immediatamente per sostenere i loro sistemi economici e sanitari. L’Italia, invece, รจ ancora ferma al palo ad attendere il responso di Bruxelles. Come se non bastasse, mentre gli altri Paesi hanno subito aperto il loro ombrello a protezione dei lavoratori, dalle nostre parti nessuno ha ancora visto niente.

il giornale.it

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