Casellati: “Test per trovare gli immuni e far ripartire il Paese”

Trovare gli immuni e prepararsi per far ripartire il Paese: questa la linea tracciata da Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha suggerito al governo di “generalizzare la somministrazione di test sierologici validati” in modo da consentire a ogni Regione di predisporre una mappatura delle attività produttive “individuando quali settori economici riaprire subito in condizioni di sicurezza e con quali modalità”.

Tra i cittadini è notevole la grande consapevolezza della eccezionalità e gravità del momento presente: proprio questo rende l’energia positiva, grazie anche “alla capacità di reinventare le proprie giornate” ma soprattutto alla partecipazione collettiva “nello sforzo comune di superare l’emergenza anche con generose donazioni che hanno consentito di realizzare ben due ospedali a Milano e a Bergamo in tempi record”.

Il presidente del Senato ha parlato poi dell’emergenza economica che si sta sommando a quella sanitaria, con aziende, alberghi, bar, ristoranti chiusi, professionisti, imprese, commercianti e artigiani in grande difficoltà: “Tante famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese. Occorre una strategia di medio e lungo periodo per fare ripartire il Paese”. E in tutto ciò l’Unione europea è mancata in queste settimane: deve dimostrare non solo che la solidarietà sia “un fatto concreto” ma anche di essere “all’altezza della sfida o avrà definitivamente perso la sua ragione di essere”.

“Investire sulla ripresa dell’Italia”

Indipendentemente dagli strumenti che si deciderà di utilizzare, tra Coronabond e Mes, a suo giudizio l’Ue dovrebbe prendere coscienza del fatto che gli Stati non si aiutano solo attraverso il ricorso al debito nazionale: “Deve elaborare soluzioni coraggiose, deve investire sulla ripresa dell’Italia liberando risorse e liquidità”. E ha lanciato un avvertimento alla Germania: “Sarebbe intollerabile che si voltasse dall’altra parte, quella Germania che l’Italia ha salvato dal fallimento per ben due volte, nel secondo dopoguerra e dopo la riunificazione, dimezzando il debito e rateizzandolo in trent’anni”.

La Casellati infine, nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, non si è espressa sull’operato dell’esecutivo giallorosso ma ha voluto sottolineare che provvedimenti importanti che incidono sulle libertà essenziali andrebbero condivisi con le Camere: “Questo rispetterebbe la centralità del Parlamento che è la linfa del sistema democratico”. Comunque in Senato sono state tempestivamente introdotte nuove forme di organizzazione per permettere di coniugare operatività e sicurezza: “In questi giorni l’attività legislativa sui poderosi decreti legge collegati all’emergenza procede con la partecipazione attiva di tutti i senatori”. Ed è un segnale positivo: “Le istituzioni non si fermano ed è per questo che non ho mai pensato al voto a distanza”.

il giornale.it

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