Coronavirus, Australia: “È tempo per gli stranieri di tornare a casa”

“È sempre bello avere visitatori in Australia ma è tempo, e lo è da un po’, di fare ritorno a casa vostra” sono le parole di Scott Morrison, il primo ministro australiano, e le rivolge senza tanti giri di parole a tutti gli stranieri in Australia ai tempi del coronavirus

Le sue parole sono state riportate dall’HuffPost che ha seguito la conferenza stampa. L’invito è quello che ritornino a casa loro. Morrison lo ha detto durante una conferenza stampa nella giornata di ieri, venerdì 4 aprile. Lo stesso primo ministro successivamente commenta dicendo che: “L’invito a tornare a casa è un invito fatto a fin di bene. È opportuno che tutti i visitatori tornino nei propri paesi per riuscire a ricevere tutto il supporto necessario. Questo perché, in questi periodi bui, il nostro paese ha bisogno di pensare agli australiani. È dunque giusto che si possa massimizzare il supporto economico che abbiamo per i nostri cittadini”.

Morrison ha parlato dopo che sono stati trovati alcuni backpackers a Sydney, Bondi beach, risultati positivi al coronavirus. L’Australia già a marzo aveva valutato l’idea di chiudere i suoi confini senza consentire a nessuno, se non con passaporto australiano, di entrare. Lo stesso Morrison ha predisposto una quarantena di 14 giorni a tutti gli australiani che sono rientrati sul territorio durante l’emergenza Covid-19. I cittadini tornati dovranno infatti isolarsi all’interno di strutture alberghiere che lo stesso governo provvederà a pagare.

“Per questi backpackers che sono infermieri o dottori ci saranno sicuramente dei punti a loro favore. Ma per ora la priorità e il supporto economico è rivolto soltanto ai cittadini australiani”. Poi l’affondo verso chi studia “Per tutti gli studenti che si trovano sul territorio australiano e stanno studiando nel loro primo anno di attività qui, dovranno dimostrare di avere la possibilità di autosostenersi per un periodo massimo di 12 mesi”.

Il primo ministro ha affrontato anche il lavoro nelle cosiddette “farm”, le fattorie dove moltissimi stranieri vanno a lavorare pur di riuscire a sostenersi e a vivere in Australia: “Chiunque lavori dentro le fattorie come raccoglitore di frutta, da questo momento dovrà isolarsi per 14 giorni prima di potersi muovere e andare in un’altra parte del paese a lavorare. Sarà presto disponibile un sito internet con tanto do format da compilare”. Le persone con i vari visti, lavorativi e turistici, non saranno trattenute nel paese. In tutto in Australia sono stati riscontrati 5.224 casi di coronavirus e 27 persone hanno perso la vita.

il giornale.it

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