“Mettiti la mascherina”, scoppia la rissa in un supermercato
Prima di essere un’emergenza sanitaria, l’emergenza è economica ma anche sociale. Lo dimostrano gli ultimi atti che si sono verificati in alcune città del Meridione.
Lo confermano gli atti di chi è diventato intollerante per una mascherina in più o in meno. Succede a Casoria, dove una discussione tra due uomini sfocia in una rissa che ha coinvolto altre persone all’interno di un market cittadino. Il motivo del contendere è stata la mancanza della mascherina da parte di un cittadino che stava facendo la spesa. Da lì è nato un parapiglia che ha coinvolto una decina di persone che hanno assistito alla scena.
Succede anche a PAlermo. Atti di intolleranza, ma soprattutto momenti di tensione di chi approfittando della situazione attuale pretende di uscire dal supermercato senza pagare. In un altro supermercato invece, un dipendente è uscito fuori dal market per parlare con i clienti che erano in fila in attesa di entrare. A tutti ha ricordato che la spesa deve essere fatta solo una volta a settimana e cercando di essere quanto più possibile completa, proprio per evitare di ritornare ogni volta a fare la spesa. “C’è gente che viene ogni giorno al supermercato a farsi la passeggiata – dice il dipendente mostrando subito dopo gli scontrini di alcuni clienti -. Vi mostro gli scontrini ce ne sono un sacco sotto i 10 euro”.
A Palermo la situazione è stata tesa per diversi giorni. Sui social gruppi organizzati avevano preparato gli assalti al supermercato. Assalti che poi non si sono verificati proprio per la presenza delel forze del’ordine all’esterno dei supermercati “Sono pronto a fare la guerra”, “Buttare tutti fuori”. Sono solo alcune delle frasi che si leggono su alcuni gruppi Facebook che inneggiano “alla rivoluzione” a Palermo. Dove qualche giorno fa un discount è stato preso d’assalto da un gruppo di cittadini che volevano uscire dal supermercato con i carrelli pieni senza prima passare dalle casse. È stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine. E così, subito dopo la Questura è stata costretta – suo malgrado in un momento di grande difficoltà – ad organizzare la presenza di reparti mobili davanti ad alcuni centri commerciali. “Inammissibile per chi come me lavorava in nero pagare le bollette e continuare a pagare il mutuo – dice un utente del gruppo Rivoluzione nazionale – Il decreto sospensione mutui e solo una presa per il culo”. Sull’argomento è dovuto intervenire il primo cittadino con un video messaggio rivolto a tutta la cittadinanza. Una presa di posizione netta in merito alla situazione attuale. “In questo clima è evidente che possono arrivare gli sciacalli – dice il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – che su Facebook hanno lanciato inviti a occupare un supermercato. Sono piccole minoranze ma creano un clima destabilizzante. Rischiano di trasformare un comportante individuale in fenomeno sociale”.
La Questura di Palermo conferma, intanto, i presidi del Reparto Mobile in tre grandi ipermercati cittadini (Forum a Brancaccio, Conca d’oro allo Zen e La Torre al Cep). Nei supermercati del centro storico – dalla stazione al Politeama – è scattata la “vigilanza dinamica” delle forze ordine: le volanti della polizia di Stato, le gazzelle dei carabinieri e le pattuglie della Guardia di finanza, a turno, controllano a vista gli ingressi dei supermercati.
il giornale.it