Quel grande esodo verso l’Italia: l’Albania non ha dimenticato
L’Albania che ora corre in soccorso del nostro Paese per fronteggiare l’emergenza coronavirus dimostra di non aver dimenticato la storia. “Non siamo privi di memoria: non possiamo non dimostrare all’Italia che l’Albania e gli albanesi non abbandonano mai un proprio amico in difficoltà.
Oggi siamo tutti italiani, e l’Italia deve vincere e vincerà questa guerra anche per noi, per l’Europa e il mondo intero”. Sono le parole pronunciate dal premier albanese Edi Rama, salutando all’aeroporto di Tirana un team di 30 medici e infermieri albanesi inviati in Italia per aiutare i colleghi impegnati nella lotta al coronavirus. “Trenta nostri medici e infermieri partono oggi per l’Italia, non sono molti e non risolveranno la battaglia tra il nemico invisibile e i camici bianchi che stanno lottano dall’altra parte del mare. Ma l’Italia è casa nostra da quando i nostri fratelli e sorelle ci hanno salvato nel passato, ospitandoci e adottandoci mentre qui si soffriva”, ha aggiunto Rama nel breve saluto.
Il grande esodo del 1991: l’Albania non ha dimenticato
L’Albania non ha dimenticato ciò che successe quasi 30 anni fa. Come ricorda Il Fatto Quotidiano, le parole di Rama fanno riferimento al grande esodo di albanesi verso il nostro Paese che ebbe inizio nei primi mesi del 1991: il 7 marzo ne arrivarono 25mila in una sola città, Brindisi, nel giro di 24 ore. C’è poi una foto che rappresenta quel periodo e che segnò per sempre il legame fra i due Paesi: è quella di una nave mercantile, l’8 agosto 1991, stracarica di oltre 20mila albanesi a bordo, che attracca al porto di Bari dopo una fortunosa e spericolata traversata che era cominciata dall’altra parte del Mare Adriatico, a Durazzo. È l’immagine della nave Vlora che sbarca in Puglia. La nave Vlora, sovraccarica di uomini, donne e bambini, raggiunge Bari. Sono ore di panico, il sistema di accoglienza e la macchina dei soccorsi va in tilt, mai s’erano viste 20mila persone, tutte insieme, sbarcare in Italia. Le scene, riprese dai giornali e dalla televisione, si imprimono a fuoco nella mente degli italiani. Un esodo biblico. Gli sbarchi proseguirono senza sosta anche nei mesi successivi. Ad oggi gli albanesi residenti in Italia sono 441.027 e popolano comunità spesso ben integrate.
Fin dal secondo dopoguerra, l’Albania è stata caratterizzata da un regime comunista di stampo stalinista guidato da Enver Hoxha. Con la fine del bipolarismo e la caduta del blocco sovietico, nel 1991 il Paese, tornato nel frattempo multipartitismo, affrontò un grave collasso economico e disordini sociali. Da lì l’esodo verso le nostre coste. Da allora il Paese ha affrontato un lungo periodo di transizione durante il quale si è progressivamente aperto all’economia di mercato e all’Alleanza Atlantica, alla quale ha aderito nel 2009. Come ha spiegato il premier Rama, l’Albania con il suo gesto di gratitudine nei confronti dell’Italia ha dimostrato di non essere “priva di memoria”. Non ha dimenticato quella generosa accoglienza degli italiani e la successiva integrazione. E ora corre in soccorso del nostro Paese, nel momento del bisogno. Senza grandi mezzi, ma da nazione piccola e orgogliosa. Dando una grande lezione a nazioni ben più ricche e benestanti.
il giornale.it