Coronavirus, Paolo Gentiloni elogia l’Europa: “Massima fiducia, gli Stati sapranno impegnarsi”

C’è anche chi, dall’alto del suo super-scranno europeo, di fatto difende questa Europa, che all’Italia falcidiata dal coronavirus riserva soltanto schiaffoni. Si parla di Paolo Gentiloni, ex premier e attuale commissario per gli Affari Economici, il quale in un’intervista a La Stampa fa il punto su come Bruxelles possa aiutare l’Unione, dunque anche il nostro Paese, in questo momento drammatico: “Abbiamo quattro priorità – spiega -. Ragionare sul dopo di una emergenza sanitaria che durerà almeno sino a quando avremo un vaccino; proteggere il lavoro attraverso meccanismi europei; tutelare il tessuto produttivo, sostenendo ogni impresa, grande o piccola che sia, e così la competitività del sistema; avanzare nella correzione del nostro modello in modo sostenibile”. Quattro punti chiari, se non fosse che poi Gentiloni aggiunge: “Se gli obiettivi orizzontali sono chiari – e credo che non si possa non condividerli a livello europeo – gli Stati sapranno impegnarsi, consapevoli che occorrono politiche comuni per evitare che la crisi della pandemia aumenti la divergenza economica tra i Paesi”. Insomma, si dice certo del fatto che gli Stati sarebbero consapevoli del fatto che servono “politiche comuni”. Forse, a Gentiloni, sfugge la posizione della Germania, giusto per pescare una carta dal mazzo. O quella di Ursula von der Leyen, che ha nuovamente chiuso agli Eurobond. 

L’ex presidente del Consiglio, dunque, aggiunge: “Confido che tutti lavorino per trovare un’intesa”. Ma ci scommetterebbe? “La consapevolezza che siamo di fronte a una sfida comune è cresciuta – ragiona – . Purtroppo, sarà l’evidenza della gravità della situazione a spingere a cercare vie condivise. Il rischio di giocarci il progetto europeo in questa crisi è troppo alto. Sono certo che tutti, senza eccezioni, ne siano consapevoli”. Insomma, mostra di avere massima fiducia in quell’Europa che rappresenta. E addirittura, quando gli ricordano che come già più volte accaduto in passato, alla Ue si rimprovera la lentezza degli interventi, risponde: “Fra chi lamenta una assenza dell’Europa ci sono le stesse persone che in questi anni hanno contrastato la possibilità che l’Ue avesse più capacità di intervento”, conclude. Insomma, secondo Gentiloni, questa Europa va bene così.

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