Coronavirus, altre due settimane di chiusure e divieti. Proroga certa fino al “contagio uno”
Ci saranno altre due settimane di chiusura totale e divieti, magari con qualche deroga per alcune aziende. In vista del 3 aprile, quando scadrà il decreto firmato dal premier Giuseppe Conte il 22 marzo, insomma, il governo va verso la proroga delle misure restrittive, riporta in una indiscrezione il Corriere della Sera. Del resto sappiamo tutti benissimo che la fine dell’emergenza coronavirus è ancora molto lontana. Linea peraltro condivisa dal governo con Silvio Brusaferro e Franco Locatelli, presidenti rispettivamente di Istituto superiore di sanità e del Consiglio superiore di sanità: “L’epidemia ha rallentato il suo cammino, ma non è opportuno interrompere le misure di contenimento”, hanno detto i vertici sanitari.
Misure che saranno certamente prorogate fino al cosiddette “contagio uno”, quindi quando il valore dell’R0 (l’erre-zero, l’indice di contagiosità) sarà inferiore a 1 (ergo per ogni individuo infetto ci sarà meno di un nuovo contagiato). Solo allora si potrà dire che l’emergenza coronavirus è terminata.
Un dato che ci fa ben capire quanto la fine sia ancora lontana e quanto sia ancora necessario rispettare l’isolamento sociale e tutte le misure restrittive. “A oggi il prolungamento delle misure di distanziamento sociale è inevitabile. Non siamo in una fase marcatamente declinante ma in una fase, sia pur incoraggiante di contenimento”, specifica Brusaferro: “Non abbiamo ancora scollinato, ci stiamo però avvicinando alla cima”.