Spostamenti: il modello per l’autocertificazione cambierà di nuovo
Roma, 26 mar – Incredibile ma vero: dopo appena tre giorni dall’ultimo modulo di autocertificazione per poter uscire di casa senza incappare in multe o essere arrestati, il modello per l’autodichiarazione cambierà ancora. Lo ha annunciato il capo della Polizia, Franco Gabrielli, a SkyTg24. L’ennesima modifica recepisce le nuove disposizioni del governo, pubblicate in Gazzetta ufficiale. Su questo, riconosce Gabrielli, “sono state fatte ironie, ma noi non lo facciamo perché non sappiamo che cosa fare, lo facciamo perché cambiano le disposizioni e dobbiamo aggiornarle. Questo nuovo modulo intercetterà moltissime delle questioni che a volte attengono alle specificità dei singoli problemi”.
“Controllate 2,5 milioni di persone e denunciate 110 mila”
Gabrielli ha poi riferito dei controlli effettuati ogni giorno dalle forze dell’ordine: “Fino al 24 marzo – ha spiegato – abbiamo controllato due milioni e mezzo di persone e rilevati 110 mila comportamenti non corretti sanzionati con l’articolo 650 del codice penale“. Le sanzioni fin qui comminate, ha ricordato il prefetto, ammonteranno a un’ammenda pari a 200 euro. Una sanzione aggiornata dal governo e specifica per chi non ha rispettato la quarantena, sia essa obbligatoria sia essa volontaria, “è quella che fa riferimento all’articolo 260 delle leggi sanitarie e prevede l’arresto da 3 a 18 mesi e una sanzione amministrativa da 500 a 5000 euro”.
“Cittadini bersagliati da disposizioni non sempre omogenee”
Poi il capo della Polizia centra l’aspetto più delicato della situazione: “Ai miei ho detto che dobbiamo essere rigorosi ma anche umani non solo nelle modalità con le quali ci si rapporta con i cittadini ma anche nel comprendere che i cittadini a volte sono bersagliati da disposizioni non sempre omogenee perché non abbiamo solo disposizioni nazionali, ma anche regionali“, ammette. E – aggiungiamo noi – le continue modifiche dei moduli, dei decreti, delle sanzioni, di ogni misura per l’emergenza coronavirus danno il polso di un’azione di governo che naviga a vista e che spesso sembra non sapere che pesci pigliare, come si suol dire.
“Bisogna colpire i furbi e aiutare chi non capisce le disposizioni”
Infine, ha indorato la pillola dell’ennesimo modulo da portare con sé per uscire di casa, spiegando che è per il bene di tutti: “I furbi, quelli che vogliono disattendere la legge vanno perseguiti con rigore e con estrema severità, ma c’è una parte di cittadini che vive una condizione di necessità e questa necessità non sempre trova riscontro in un modulo. Bisogna intercettare le loro necessità, colpire i furbi ma aiutare le persone che hanno bisogno, che sono dalla nostra parte ma che sono messi in una posizione non corretta dalla mancata comprensione delle disposizioni“.
Adolfo Spezzaferro