Coronavirus, Luciana Lamorgese denuncia Cateno De Luca: “Vilipendio della Repubblica”
Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, denunciato dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per vilipendio della Repubblica. Nei giorni del coronavirus c’è spazio anche per questo. Già, perché il primo cittadino siciliano per due giorni ha cercato di fermare, invano, l’ingresso in Sicilia di persone che si spostavano dal proprio comune dopo aver passato i controllo delle forze dell’ordine dalle città di partenza. Il tutto, spiegava De Luca con toni assai peculiari, per contenere al massimo il contagio da coronavirus. Ma la Lamorgese non ha gradito: scatta la denuncia. Fonti del Viminale spiegano che la decisione è stata presa per le parole “gravemente offensive e lesive dell’immagine per l’intera istituzione”, pronunciate con “toni minacciosi e volgari”. Il tutto, aggiungono, “in una fase emergenziale in cui dovrebbe prevalere il senso di solidarietà e lo spirito di leale collaborazione, le insistenti espressioni di offesa e di disprezzo ripetute per giorni davanti ai media”. Insomma, si vedranno in tribunale. Da par suo, De Luca ha commentato la notizia della denuncia con i consueti toni forti: “Lo Stato vuole la testa del sindaco De Luca. Sono stato denunciato per aver scoperchiato le vergogne di Stato”.